le reazioni
Foschi: azione mirata per accedere ad atti riservati
PESCARA. Esprime preoccupazione il presidente della commissione Sicurezza Armando Foschi per l’ennesima effrazione avvenuta nell’ufficio Lavori pubblici del Comune. «Purtroppo», afferma, «l'episodio...
PESCARA. Esprime preoccupazione il presidente della commissione Sicurezza Armando Foschi per l’ennesima effrazione avvenuta nell’ufficio Lavori pubblici del Comune. «Purtroppo», afferma, «l'episodio ci riporta alla mente, sin troppo facilmente, quanto accaduto lo scorso 12 agosto, ai danni di una responsabile di servizio, a riprova di quanto sia sensibile un settore e un ufficio come quello dei Lavori pubblici. Stanze sicuramente poco appetibili a un ladro qualunque, che sa di non trovare soldi o attrezzature sofisticate, ma piuttosto carte e documenti, circostanza che indurrebbe a pensare a un'azione mirata».
«Facciamo molto affidamento sulle immagini delle telecamere», rivela il presidente della commissione, «e sicuramente fanno riflettere gli episodi che si stanno ripetendo negli ultimi giorni».
«Chi entra in un ufficio del genere», aggiunge Foschi, «sa di non trovare soldi, né materiale prezioso e molto difficilmente riuscirebbe a portare via un computer ingombrante senza suscitare attenzione».
Da qui il sospetto che sia un’azione organizzata esclusivamente per acquisire informazioni riservate. «È quindi evidente», fa notare Foschi, «che chi ha forzato quella porta non cercava denaro, né preziosi, ma piuttosto puntava o a un'azione dimostrativa o cercava altro, ossia documenti, atti o timbri».
«Saranno ora le indagini», conclude il presidente della commissione Sicurezza, «a dover scoprire cosa cercassero e a tal fine anche il computer del dirigente verrà passato al setaccio per individuare gli ultimi file aperti, utili a svelare indizi».
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