Francavilla: Ciro Immobile minacciato col coltello 

Un esagitato (già colpito da Daspo) lo affronta in spiaggia: «Traditore». Le urla di amici e bagnanti lo fanno fuggire. Denunciato

FRANCAVILLA AL MARE. Il bomber della Lazio e attaccante della Nazionale, Ciro Immobile, in vacanza sulla spiaggia di Francavilla al Mare con la famiglia, è stato aggredito ieri pomeriggio da un esagitato che prima lo ha offeso pesantemente e poi lo ha minacciato con un coltello da cucina.
Sono state le urla dei bagnanti presenti in spiaggia a convincere il malvivente a fuggire. Il fatto è avvenuto alle 14 di ieri  sulla spiaggia del Lido Bianco, in contrada Pretaro di Francavilla.
In vacanza con moglie e amici a Francavilla (la moglie Jessica è di Bucchianico), Ciro Immobile, ex calciatore del Pescara poi passato al Torino e quindi alla Lazio, è stato avvicinato dallo sconosciuto che gli ha chiesto se potevano fare un selfie insieme. Stando al racconto fatto in seguito dallo stesso calciatore ai carabinieri, all’improvviso l’uomo ha cominciato ad offenderlo con epiteti molto pesanti, del tipo: «Traditore», «Laziale di merda», con riferimenti al fatto che aveva lasciato la squadra del Pescara per militare con la squadra biancoceleste. E’ stato lo stesso Immobile a tentare di convincere l’uomo a lasciarlo perdere, perchè lui si trovava lì soltanto per rilassarsi sotto la palma con la sua famiglia e con gli amici.
A quel punto lo sconosciuto ha estratto dal pantalone un coltello da cucina, prelevato probabilmente dal ristorante di uno stabilimento che si trova nelle vicinanze del Lido Bianco. Pochi secondi, e le persone presenti, amici e vicini di palma, hanno cominciato a inveire e ad urlare contro l’esagitato. L’uomo si è spaventato dalla reazione corale dei bagnanti e a quel punto è scappato di corsa verso lo stabilimento e poi lungo il viale Tosti. Subito il calciatore ha chiesto l’intervento dei carabinieri, accorsi con le pattuglie della stazione di Francavilla e con le pattuglie del radiomobile della compagnia di Chieti.
A coordinare le indagini è stato il capitano Solimini, comandante della stazione dei carabinieri, che dopo aver raccolto le testimonianze del calciatore e dei presenti e aver avuto la descrizione dell’aggressore ha iniziato le ricerche. Poche ore dopo, a Pescara, è stato bloccato un 35enne già noto alle forze di polizia, tra l’altro recentemente colpito da Daspo dal questore di Pescara. Inizialmente l’uomo ha provato a negare la sua presenza a Francavilla, ma poco dopo ha confessato giustificandosi con l’ardore sportivo che lo ha portato a sfogare la sua rabbia contro il calciatore.
Una persona violenta, come hanno confermato i carabinieri, che per ora è stato denunciato a piede libero con le accuse di minacce aggravate e porto abusivo di arma.
(ha collaborato Loris Zamparelli)
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