Francavilla, dissestate le vie della zona ex Ater

Protesta il consigliere del centrodestra Moroni: «I residenti del quartiere chiedono un intervento dal 2008, ma il problema non è ancora stato eliminato»

FRANCAVILLA. Strade ridotte a un colabrodo nel rione ex Ater di via Cattaro. E’ il consigliere di centrodestra Franco Moroni a denunciare l’incuria in cui è stato lasciato il piccolo quartiere residenziale che sorge nel centro cittadino, nella fascia tra la ferrovia e la ss16, a poca distanza dal mare e dal frequentatissimo complesso scolastico Michetti.

«4 ottobre 2008: è la data in cui i residenti hanno sollevato la questione del degrado delle strade di quartiere, che persiste a tutt’oggi», afferma Moroni. «La pavimentazione è un colabrodo a causa di buche, voragini, insidie e avvallamenti, in particolar modo in corrispondenza della linea della rete fognaria posta al centro stradale, che negli ultimi anni è stata danneggiata dalle piogge e dalla noncuranza. Queste gravi condizioni determinano non solo uno stato di degrado e disagi per gli abitanti del quartiere», continua il consigliere, «ma poichè i residenti sono in gran parte anziani e taluni diversamente abili, vi è una situazione concreta di pericolo giornaliero di percorribilità». Una situazione a rischio, che oltre gli anziani interessa anche bambini e ragazzi che girano nel rione in bici o in motorino. «Il problema delle strade, tra l'altro, è un problema che presenta evidenti ricadute di natura economica per le casse comunali», incalza Moroni, «poiché se qualcuno – com'è accaduto – subisce danni personali o al proprio mezzo a causa delle cattive condizioni della strada, è il Comune che deve risarcirlo».

Sostenendo che «l'incuria amministrativa nella manutenzione delle strade è un fenomeno che interessa tutta la città, ma più evidente nei quartieri periferici», l’esponente della minoranza conclude chiedendo al sindaco Luciani, «quanto meno di rispondere al ripetuto appello dei suoi cittadini di via Cattaro e di risolvere al più presto tutti i problemi segnalati garantendo spazi percorribili, sicuri e accessibili a tutti».

Giuseppina Gherardi

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