Mulinelli delle canne da pesca rubati sulle barche e recuperati dalla polizia

PESCARA

Furti sulle barche, preso il ladro dei pescatori

La polizia interviene al Circolo nautico Porto antico lungo il fiume dopo che uno dei derubati riconosce la propria attrezzatura in vendita online

PESCARA. Era una sorta di incubo dei pescatori diportisti: dieci furti in pochi giorni E tutti di attrezzature (costose) per la pesca sportiva che erano state lasciate a bordo delle imbarcazioni ormeggiate nel Circolo nautico Porto antico Pescara ASD lungo la golena sud del porto canale (non al porto turistico Marina di Pescara come era stato diffuso in un primo momento). Fino a quando qualcuno ha riconosciuto la propria attrezzatura da pesca messa in vendita sul sito “subito.it” da un uomo incontrato al porto.

La polizia ha avviato le indagini ed è riuscita a raccogliere elementi tali da far scattare gli arresti (domiciliari) per ricettazione nei confronti del ladro dei pescatori, di cui sono state diffuse le iniziale, V.C.D., 35 anni, pescarese, originario di Reggio Emilia e già conosciuto per reati contro il patrimonio. Il furto che ha dato l'avvio alle indagini era stato messo a segno tra il 18 e 19 ottobre, e aveva interessato 12 imbarcazioni (canne, mulinelli, esche artificiali).

Parte della refurtiva recuperata dalla polizia

La questura ha diffuso la nota secondo cui gli agenti della squadra volante sono stati chiamati al porto dal proprietario di alcune delle attrezzature e hanno identificato il “venditore”. Quindi gli hanno perquisito l'auto e l'abitazione dove è stata trovata una ingente quantità della refurtiva. Si Tratta di centinaia di esche artificiali, decine di mulinelli e di canne da pesca per uso sportivo, con annessi accessori (sensori acustici, piombi, ami, lenze), fucile subacqueo, pinne, maschere. Sequestrato anche il tablet utilizzato da V.C.D. per condurre le trattative di vendita online e l’applicazione “WhatsApp”.

Gli agenti hanno accertato che il materiale rubato era stato smontato, riassemblato ed in parte già venduto a pezzi, in modo da ostacolarne l’individuazione della provenienza. Un sospiro di sollievo per i pescatori diportisti che sono potuti rientrare in possesso delle loro preziose attrezzature.

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