Furto in basilica: trovate le impronte lasciate dai ladri 

PESCARA. Hanno lasciato delle tracce i ladri che nella notte tra domenica e lunedì hanno rubato nella basilica della Madonna dei Sette Dolori dopo essersi nascosti nella struttura al termine dell’ultima messa. Hanno gettato a terra e forzato i candelabri al cui interno vengono inserite le monete dai fedeli e sono anche riusciti ad aprirne uno, per rubare il denaro.

Con un altro, invece, il tentativo di apertura è fallito e sono stati costretti a rinunciare. Proprio sulla parte posteriore di uno di quei candelabri sono stati rilevati dei frammenti di impronte, come accertato dal personale della polizia scientifica che ha eseguito un accurato sopralluogo in basilica, in cerca di eventuali tracce lasciate dai ladri. Ma ora bisogna andare a fondo per cui proprio la Scientifica dovrà comparare il materiale in suo possesso con quelle dei fotosegnalati, perché non è escluso che appartengano a qualcuno già conosciuto dalle forze di polizia. Se dovesse essere così il personale che si sta occupando delle indagini avrebbe a disposizione elementi consistenti per incastrare chi ha lasciato le impronte sul candelabro. Ma delle risposte in questo senso arriveranno solo nei prossimi giorni, sempre che l’esito dei controlli della scientifica siano quelli sperati.
Il furto è stato scoperto lunedì mattina, all’apertura della basilica, quando è stato avvisato il parroco, padre Vincenzo Di Marcoberardino.

I candelabri rovesciati dai ladri

Spostandosi da un punto all’altro della chiesa ha registrato il caos lasciato ovunque e i danni provocati dai ladri, o dal ladro se ad agire è stata una sola persona. Non sono state forzate porte, per entrare. E per uscire è stato sufficiente aprire una porta, dopo aver rimosso un blocco inserito dall’interno. Il bottino è di poche decine di euro. E la statua della Madonna non è stata toccata. Anche se un tentativo di raggiungerla è stato fatto.

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