Giornalista abruzzese ucciso 13 anni fa, appello al ministro Bonino

Il caso di Antonio Russo, trovato morto in Cecenia nel 2000: il prossimo 16 ottobre manifestazione davanti all’ambasciata russa, a Roma. Interrogazione parlamentare di Melilla
FRANCAVILLA. Una manifestazione davanti all'ambasciata russa, a Roma, per ricordare il giornalista abruzzese Antonio Russo, ucciso il 16 ottobre del 2000 vicino al villaggio di Udzharma, a 25 chilometri da Tiblisi, capitale della Georgia, e chiedere verità su un caso che è da semopre un mistero. Russo, giornalista di Radio Radicale e free-lance, era nato a Francavilla il 6 giugno del 1960. "Il suo assassinio", dice il deputato pescarese di Sel, Gianni Melilla, "è stato particolarmente crudele e probabilmente preceduto anche da una tortura". L'appartamento in cui alloggiava Russo fu trovato devastato e scomparvero i documenti riguardanti il suo lavoro, il computer e il telefono satellitare.
"La polizia locale russa", continua Melilla, autore di un'interrogazione al ministro degli Esteri Emma Bonino, "ha tentato inizialmente di far passare l'omicidio come un incidente stradale e poi come una aggressione di balordi a scopo di furto; secondo alcune fonti, Russo avrebbe documentato l'uso di armi chimiche da parte russa contro la popolazione cecena, con possibili responsabilità del governo russo". Melilla chiede un intervento del governo: "Sono passati ormai 13 anni e siamo lontani dalla verità giudiziaria su quei fatti. Noi sappiamo che Russo aveva documentato le atrocità commesse dai militari russi sulla popolazione cecena e sappiamo anche i tentativi delle autorità russe di depistare le indagini. Certamente non vogliamo dimenticare il sacrificio di Russo e di tanti corrispondenti di guerra che ci fanno sapere, a rischio della loro vita, di come i diritti umani siano violati in tutte le guerre e chi paga sono sempre i più deboli: i bambini, le donne, gli anziani. Per questo manifesterò insieme agli amici di Antonio Russo davanti all'ambasciata russa il 16 ottobre prossimo. Per questo mi attendo una chiara presa di posizione del ministro Bonino".
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