Giovane pescarese canterà a New York «È come un sogno»
Rebecca Pecoriello, 22 anni, scelta fra 400 giovani musicisti A ottobre rappresenterà l’Italia al Master Theatre di Brooklyn
PESCARA. Dal Conservatorio di Pescara alle luci sfavillanti dei grattacieli e dei teatri di New York per coronare il suo sogno. La passione per la musica e per il pianoforte, coltivata fin da bambina, porta la 22enne Rebecca Pecoriello a rappresentare l’Italia il 13 ottobre sul palco del prestigioso Master Theatre di Brooklyn. Con la sua canzone “Passi da gigante”, che ha composto da sola parlando di sé, dei suoi limiti e delle sue paure, ma anche di tutto il coraggio che ha dovuto impiegare per superare le proprie insicurezze e fragilità, Pecoriello è stata scelta fra 400 giovani musicisti di tutta Italia per esibirsi nell’ambito del concorso “Ny canta”.
L’11 luglio scorso, a Roma, si sono svolte le selezioni finali e la giovane cantautrice è riuscita a guadagnarsi uno dei sei posti disponibili per volare a New York in autunno. Il festival, gestito dai direttori artistici Beppe Stanco e Cesare Ruscel, sarà trasmesso in mondovisione su Rai Italia e i finalisti saranno esaminati da una giuria d’eccezione formata da nomi di spicco del panorama musicale italiano come Fausto Leali e il rapper Clementino.
Al vincitore spetterà un premio in denaro di 2.500 dollari e la possibilità, nel 2020, di diventare madrina dell’edizione successiva del festival.
«Non immaginavo nemmeno di superare le semifinali», racconta Rebecca Pecoriello, «sono emozionata e orgogliosa, per me è come un sogno, anche perché mi esibirò a New York, nella città dove è nata mia madre e che visiterò per la prima volta. Portare lì una mia canzone mi rende felicissima». A soli 22 anni, Rebecca vanta una lunga esperienza nel campo della musica e del canto pop. A marzo di quest’anno si è laureata al Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, ma nel suo curriculum ci sono già tante collaborazioni. «Ho iniziato a studiare il piano a 6 anni alla scuola comunale di musica di Montesilvano», sottolinea la giovane, «poi intorno ai 12-13 anni mi sono avvicinata al canto. Negli anni successivi sono arrivati i primi concorsi e le esibizioni live con la big band del Conservatorio. Oggi collaboro con l’etichetta discografica Nuvole e Sole di Milano, scrivo le parole e la musica al piano delle mie canzoni, che sono tutte autobiografiche, raccontano le esperienze che ho vissuto direttamente o che sono capitate agli amici che mi stanno intorno, ma soprattutto parlano di amore a 360 gradi».
Fra le collaborazioni della giovane cantautrice, spicca il ruolo da protagonista nel musical dello Zecchino d’oro “Il magico Zecchino d’oro” prodotto dall’Antoniano di Bologna, dalla Fondazione Aida e dal Centro Santa Chiara di Trento. Lo spettacolo è stato portato in scena in tantissime città italiane come Roma, Milano, Napoli e Torino, durante una tournée che si è conclusa nel marzo scorso. «E’ stata un’esperienza bellissima», spiega Rebecca, «una di quelle che mi resterà dentro per sempre. Con gli altri ragazzi del cast si è creato un legame indissolubile. Ci sentiamo ancora oggi». Guardando al suo curriculum, Rebecca non ha dubbi nell’indicare qual è stata l’esperienza artistica che più l’ha segnata nella sua vita: «Dal 2013 al 2014 ho vinto una borsa di studio che mi ha dato la possibilità di studiare per tre mesi alla scuola di Mogol. Al Cet, la scuola per giovani talenti musicali, facevo parte di una classe di 20-30 ragazzi al massimo. Immersi in una villa fra i boschi dell’Umbria, abbiamo sperimentato melodie e generi musicali affiancati da maestri d’eccezione. E’ stato allora, anche grazie a Mogol, che ho capito davvero quale fosse la mia strada e che in futuro non vorrò mai allontanarmi dal mondo della musica».
L’11 luglio scorso, a Roma, si sono svolte le selezioni finali e la giovane cantautrice è riuscita a guadagnarsi uno dei sei posti disponibili per volare a New York in autunno. Il festival, gestito dai direttori artistici Beppe Stanco e Cesare Ruscel, sarà trasmesso in mondovisione su Rai Italia e i finalisti saranno esaminati da una giuria d’eccezione formata da nomi di spicco del panorama musicale italiano come Fausto Leali e il rapper Clementino.
Al vincitore spetterà un premio in denaro di 2.500 dollari e la possibilità, nel 2020, di diventare madrina dell’edizione successiva del festival.
«Non immaginavo nemmeno di superare le semifinali», racconta Rebecca Pecoriello, «sono emozionata e orgogliosa, per me è come un sogno, anche perché mi esibirò a New York, nella città dove è nata mia madre e che visiterò per la prima volta. Portare lì una mia canzone mi rende felicissima». A soli 22 anni, Rebecca vanta una lunga esperienza nel campo della musica e del canto pop. A marzo di quest’anno si è laureata al Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, ma nel suo curriculum ci sono già tante collaborazioni. «Ho iniziato a studiare il piano a 6 anni alla scuola comunale di musica di Montesilvano», sottolinea la giovane, «poi intorno ai 12-13 anni mi sono avvicinata al canto. Negli anni successivi sono arrivati i primi concorsi e le esibizioni live con la big band del Conservatorio. Oggi collaboro con l’etichetta discografica Nuvole e Sole di Milano, scrivo le parole e la musica al piano delle mie canzoni, che sono tutte autobiografiche, raccontano le esperienze che ho vissuto direttamente o che sono capitate agli amici che mi stanno intorno, ma soprattutto parlano di amore a 360 gradi».
Fra le collaborazioni della giovane cantautrice, spicca il ruolo da protagonista nel musical dello Zecchino d’oro “Il magico Zecchino d’oro” prodotto dall’Antoniano di Bologna, dalla Fondazione Aida e dal Centro Santa Chiara di Trento. Lo spettacolo è stato portato in scena in tantissime città italiane come Roma, Milano, Napoli e Torino, durante una tournée che si è conclusa nel marzo scorso. «E’ stata un’esperienza bellissima», spiega Rebecca, «una di quelle che mi resterà dentro per sempre. Con gli altri ragazzi del cast si è creato un legame indissolubile. Ci sentiamo ancora oggi». Guardando al suo curriculum, Rebecca non ha dubbi nell’indicare qual è stata l’esperienza artistica che più l’ha segnata nella sua vita: «Dal 2013 al 2014 ho vinto una borsa di studio che mi ha dato la possibilità di studiare per tre mesi alla scuola di Mogol. Al Cet, la scuola per giovani talenti musicali, facevo parte di una classe di 20-30 ragazzi al massimo. Immersi in una villa fra i boschi dell’Umbria, abbiamo sperimentato melodie e generi musicali affiancati da maestri d’eccezione. E’ stato allora, anche grazie a Mogol, che ho capito davvero quale fosse la mia strada e che in futuro non vorrò mai allontanarmi dal mondo della musica».