Giunta, debutto in aula tra le polemiche
Critiche in consiglio ai nuovi assessori dagli esponenti dell’opposizione, Musa (Pdl) denuncia un’intimidazione politica
MONTESILVANO. Debutto ufficiale, ieri pomeriggio a palazzo di città, per la nuova squadra di governo del sindaco Attilio Di Mattia. Occhi puntati, in particolare, sui tre nuovi esponenti della giunta Germano D'Aurelio, Nino Fusco ed Enea D'Alonzo che, oltre agli auguri di buon lavoro ricevuti da entrambi gli schieramenti, hanno dovuto affrontare anche critiche e perplessità sollevate dai banchi della minoranza. A cominciare dal consigliere del Pdl Ottavio De Martinis, che ha mostrato la propria contrarietà rispetto alla decisione del sindaco di estromettere dal governo i tre ex assessori Anthony Aliano, Vittorio Iovine e Stefania Di Nicola. «Sono quelli che hanno prodotto di più», ha commentato, «anche se con questo non voglio dire che hanno fatto cose buone, ma almeno hanno fatto».
L'esponente del Pdl ha poi duramente criticato la nomina dell'assessore allo sport D'Alonzo «premiato» dopo la squalifica da allenatore. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Paolo Cilli (Pdl), che oltre a sottolineare l'assenza di donne in giunta e a far notare che «dei 26 obiettivi individuati da Di Mattia molti sono già stati fatti dalla precedente amministrazione», è tornato sull'assessorato di D'Alonzo sostenendo che «c'è da vergognarsi per le scelte fatte».
Ha puntato il dito contro la scelta di Montesilvano bene comune di segnalare Nino Fusco come assessore, invece, il capogruppo del Pdl Manola Musa, che ha ricordato la lontananza dal governo dimostrata da Fusco nel periodo pre e post elettorale. Ma l'esponente del Pdl ha catalizzato l'attenzione dei presenti soprattutto mettendo in luce un episodio accaduto nei giorni scorsi. «Dopo la conferenza stampa dell'assessore Aliano, che mi ha visto parte attiva insieme al consigliere De Martinis, sono stata avvicinata da un individuo che mi ha rivolto frasi che ho letto come un'intimidazione politica», ha spiegato. «Qualche giorno dopo un plico anonimo, indirizzato ad Aliano, è stato recapitato prima alla segreteria del sindaco e poi all'Azienda speciale. All'interno erano contenuti documenti che riguardavano oltre all'ex assessore, anche me».
Manifestazioni di solidarietà sono arrivate al capogruppo del Pdl dai vari gruppi e dal sindaco che si è detto pronto a far luce sull'accaduto. A confermare l'episodio è anche Aliano che, interpellato, ha reso noto di essersi già rivolto agli inquirenti e di non poter dire di più. Cambiamento che, invece, non è stato riscontrato dal consigliere del Movimento 5 Stelle Manuel Anelli, che riprendendo le parole di Tomasi di Lampedusa ha commentato: «Cambia tutto e non cambia niente». Duro contro il sindaco anche il consigliere di Montesilvano Futura Ernesto De Vincentis, che ha sostenuto: «Quando uno non sa ballare dice che l'orchestra non sa suonare». Paolo Di Blasio (Arcobaleno) ha accusato Di Mattia di aver «regalato 500mila euro».
A strigliare il primo cittadino, infine, stato l'esponente di Essere Montesilvano Federico Di Giovanni. «Non condivido né il metodo, né l'epilogo», ha spiegato, «e rimprovero al sindaco soprattutto di non aver parlato di programmi». Sostenuto dalle parole di fiducia del resto della maggioranza, Di Mattia ha concluso sostenendo: «Le parole di queste 4 ore per me rappresentano un modo per spronare la nuova giunta, per cui ben vengano».
Antonella Luccitti
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