PESCARA
I giovani medici in piazza contro la burocrazia: sbloccate le graduatorie / VIDEO
La protesta degli specializzandi in attesa di entrare nelle scuole di specializzazione malgrado sia alta la richiesta delle loro presenza in corsia in questo periodo
PESCARA. Sono circa 14mila in tutta Italia i giovani medici che hanno vinto il concorso di specializzazione e che dovrebbero quindi entrare nelle scuole, e nelle corsie per fare pratica, dove vi sarebbe urgente bisogno di loro. Ma al posto dell’assegnazione della sede, rimasta libera secondo il punteggio ottenuto e la posizione in graduatoria, gli specializzandi si trovano in un limbo a causa dei diversi ricorsi e degli stop decretati dal Consiglio di Stato, tra rinvii comunicati di volta in volta dal ministero dell'Istruzione (Miur), incertezze sul futuro e la pandemia sanitaria in atto. È per questo motivo che questa mattina i futuri specialisti abruzzesi si sono ritrovati in piazza Della Rinascita per far sentire la propria voce, in contemporanea con tante altre piazze italiane, per denunciare la difficile situazione che stanno affrontando e per chiedere al Ministero rassicurazioni sulle tempistiche.
GUARDA IL VIDEO
I giovani medici chiedono di sbloccare immediatamente la graduatoria del concorso, accelerando le tappe burocratiche che stanno stoppando le assegnazioni.
Queste le tappe di una situazione grottesca: il 5 ottobre doveva esser resa pubblica la graduatoria sul portale Universitaly e, nei giorni successivi, una volta compilata la scelta delle preferenze, sarebbe stata comunicata la sede di assegnazione dei singoli candidati vincitori (circa 14mila). A causa dei diversi ricorsi, alcuni inerenti il bando ed altri inerenti le domande somministrate durante il quiz a risposta multipla, c'è stata una serie di rinvii che ha portato di mese in mese allo slittamento delle assegnazioni; l’ultimo rinvio è stato comunicato il 3 dicembr: le assegnazioni dovrebbero slittare al 15 dicembre. La presa di servizio dei vincitori è fissata al 30 dicembre. Di qui i disagi considerando che alcuni specializzandi dovranno spostarsi anche di 1000 Km, considerando la necessità di trovare un alloggio utile prima del 30 dicembre, considerando che molti dei candidati che non risulteranno vincitori al concorso potranno comunque cercare impiego nel fronteggiare l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.