Striscioni dei NoG7

PESCARA

I NoG7 in dialetto: "Che ci venite affà?". Tutto pronto per il corteo pacifista

Sono salite a 46 le sigle del comitato pacifista eterogeneo: “No alla guerra economica, sociale e militare”. Manifestazione di protesta dalle 18 alla Madonnina fino a piazza Della Rinascita dove è previsto il comizio finale

PESCARA. «La domanda è: che ci venite affà?». Lo ripetono in dialetto abruzzese, accentuando la cadenza per rimarcare il distacco dalle politiche «dei Paesi ricchi del mondo occidentale», politiche che secondo gli attivisti del grande fronte di mobilitazione pacifista No G7 Pescara hanno prodotto «effetti devastanti per l’economia mondiale e il futuro di gran parte dei popoli del nostro pianeta, perpetuando continue crisi umanitarie, guerre e immani disastri ambientali».

leggi anche: Giovedì il corteo del No al G7 Si mobilita il fronte del No al G7 con una manifestazione di protesta in programma per giovedì. Acerbo: «Questo è un G7 di guerra»

Alla vigilia della manifestazione di protesta di domani (giovedì 24 ottobre), sono dieci promotori e altri 35 aderenti tra associazioni, sindacati e partiti politici, per un totale di 46 sigle riunite in un comitato eterogeneo che abbraccia da Rifondazione comunista e Potere al popolo al Movimento 5 stelle, da Alleanza verdi e sinistra e Radici in Comune ad alcuni consiglieri comunali e attivisti del movimento politico Pettinari sindaco, accanto ad Anpi, Cgil, Cobas, Arci e una costellazione di organizzazioni che si riconoscono nei valori dell’ambientalismo e si battono per i diritti umani, compreso quello fondamentale a vivere in pace.

leggi anche: La protesta contro il G7: vogliamo pace, non forziamo le zone rosse  Giovedì prossimo 24 ottobre il corteo con Rifondazione comunista e Avs In prima fila sindacati, associazioni e studenti: «Basta guerre nel mondo». Attesi in 500

“No alla guerra economica, sociale e militare”, “Soldi per la sanità non per le guerre” e “G7 complici del genocidio” sono gli striscioni esposti in corso Vittorio Emanuele, all’angolo con via Caduta del Forte, davanti al corteo di auto blu con il ministro degli Affari esteri e Antonio Tajani.

Iniziative che culminano con il corteo previsto per giovedì pomeriggio. Dopo la tavola rotonda di oggi, sul tema «Le bugie dello sviluppo e del Piano Mattei, nella fase della guerra globale», l'appuntamento è alle ore 17,30 alla Madonnina, sul lungomare. «Alla fine dell'evento faremo parlare dei palestinesi», annunciano i promotori.

Il corteo prende il via alle ore 18 e percorre, tra l'altro, via Trilussa, via Ravenna, corso Vittorio Emanuele, viale Muzii e la riviera, per poi arrivare in piazza Della Rinascita, dove è previsto il comizio finale su un furgone scoperto trasformato in palco mobile. La manifestazione non tocca le cosiddette zone rosse di "massima sicurezza" dedicate ai lavori del summit.

«Tutto il programma delle manifestazioni del NoG7 è dedicato al ricordo delle vittime dell'iprite, uno dei gas impiegati nelle guerre chimiche (dalla prima guerra mondiale in poi) e che l'Italia, e l'Abruzzo con le fabbriche di Bussi (Pescara), ha purtroppo prodotto ed esportato, durante il colonialismo fascista - ricordano gli organizzatori - Il nostro movimento NoG7 vuole ricordare milioni di persone che attualmente sono vittime di guerre nazionalistiche-coloniali, della fame nel mondo che nessun G7 si è mai impegnato a risolvere realmente».

Obiettivo della mobilitazione del coordinamento è quello di «lanciare una voce di dissenso rispetto all'incontro internazionale del G7 a tema Sviluppo. Sulla carta un forum basato sul coordinamento in materia economica e finanziaria, aiuto allo sviluppo e contributo alla pace e alla sicurezza globali. Nella realtà - concludono gli attivisti - un incontro di Paesi che con le loro politiche hanno prodotto effetti devastanti per l'economia mondiale e il futuro di gran parte dei popoli del pianeta, perpetuando continue crisi umanitarie, guerre e immani disastri ambientali». (y.g.)

copyright il Centro