PESCARA

I teatri D’Annunzio e Flaiano "violano i diritti umani e discriminano le persone con disabilità"

La forza della dichiarazione ha la voce del presidente dell’associazione Carrozzine Determinate: per Claudio Ferrante "dopo 61 anni dalla costruzione dei due teatri cittadini, i 2 milioni vengano spesi anche per i diritti dei disabili"

PESCARA -  "Non solo problemi di agibilità e vulnerabilità sismica evidenziati negli ultimi giorni, ma gravi problemi di barriere architettoniche e accessibilità per il teatro D’annunzio di Pescara. In questi giorni tutti se ne sono occupati ed hanno effettuato sopralluoghi: politici, rappresentanti delle istituzioni, tecnici, ma nessuno si è posto il problema della gravissima situazione che riguarda sicurezza, accessibilità e fruibilità per le persone con disabilità. Siamo costretti a ricordare che nel teatro sono presenti solo quattro postazioni, due per lato nell’intera platea, in numero assolutamente insufficiente anche rispetto a quanto stabilito dal d.m.236/89 che prevede un limite minimo di due posti ogni 400, i posti riservati alle persone con disabilità sono completamente fuori norma. Posizionati al margine destro e al margine sinistro della platea i posti riservati non sono accessibili. Presentano un gradino di circa 10 cm pericoloso e impossibile da affrontare anche con l’aiuto competente di un accompagnatore, due dei quattro posti isolati e lontani dal proprio accompagnatore sono addirittura posizionati in modo da occupare in parte la gradinata che consente agli altri spettatori l’accesso agli anelli superiori del teatro".

Per Claudio Ferrante  presidente dell’associazione Carrozzine Determinate è ora, dopo 61anni, che i due teatri cittadini vengano ristrutturati anche a misura di disabilità: "È di dominio pubblico quanto accaduto lo scorso 29 febbraio in occasione della manifestazione sulla giornata internazionale delle Malattie Rare quando il Presidente dell’associazione Carrozzine Determinate invitato quale relatore insieme ai presidenti delle altre associazioni, è stato costretto a parlare al buio sotto il palco nella platea non potendo salire sul palco a causa delle barriere architettoniche.Discriminazione vissuta anche da un giovane malato raro di Francavilla in carrozzina costretto a differenza degli altri ragazzi a restare in platea.

"Come ASSOCIAZIONE CARROZZINE DETERMINATE rappresentiamo i diritti e la voce delle persone con disabilità e chiediamo a tutte le istituzioni che finalmente dopo 61 anni dalla costruzione del teatro D’Annunzio e del  teatro Flaiano i 2 milioni e mezzo di euro di spesa previsti per l’adeguamento sismico e l’agibilità eliminino una volta per tutte le barriere architettoniche presenti e restituiscano dignità alle persone con disabilità prevedendo un numero di posti riservati adeguato all’interno dei teatri".