PESCARA
Il caso Naiadi deflagra: società abruzzese contro la Regione / VIDEO
La Pretuziana Sport di Teramo ricorre al tribunale amministrativo dopo l'affidamento della gestione dell'impianto a un raggruppamento romano di imprese: "Nessuna risposta alle nostre richieste"
PESCARA. Si aggroviglia il caso Naiadi, l'impianto sportivo della riviera (piscine, palestre, giardini, campi di calcetto) rimasto chiuso dopo l'ondata Covid e senza gestione. Dopo che la Regione ha deciso di affidare la gestione per un anno al raggruppamento romano di imprese composto da "Centro Italia Nuoto" e "Sistemi integrati per lo sport", attraverso lo scorrimento della graduatoria, l'altra società teramana Pretuziana che aveva avanzato una proprosta di gestione ha deciso di ricorrere al Tar contro l’affidamento deciso dalla Regione e annuncia di valutare la possibilità di "ricorrere in ogni sede possibile, non esclusa la a magistratura ordinaria, perché valuti la correttezza di tutto l’iter".
Oggi, intanto, le vicende passate e future dell’impianto sportivo Le Naiadi, sono al centro della riunione del consiglio comunale (dalle ore 18) convocato nel parcheggio della struttura. Una riunione straordinaria in sessione aperta con la partecipazione, cioè, anche di esterni, dai rappresentanti della Regione Abruzzo, a quelli delle organizzazioni sindacali, passando per le società sportive interessate alla gestione.
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La Pretuziana Sport di Teramo è mandataria della associazione temporanea di imprese che, a seguito di bando di gara,gestoisce in concssione il complesso sportivo delle "Piscine Comunali Acquaviva” di Teramo.
"Quanto avvenuto è la cronaca di una scelta annunciata", scrivono i rappresentanti della Pretuziana, "è stato facile presagio il nostro comunicato di dieci giorni fa nel quale, intuendo già quali fossero le intenzioni della Regione, denunciavamo un palese tentativo di mortificare una società abruzzese, la nostra, per favorire invece una società romana, affidandole la gestione delle Naiadi".
La società ricorda come non abbia avuto alcuna riposta alla sua richiesta del 14 maggio. Quel giorno aveva chiesto alla Regione Abruzzo di «valutare la possibilità di affidare in concessione, anche temporanea l’Impianto Sportivo denominato “Le Naiadi”» precisando che «...nell’auspicata ipotesi di affidamento, sarebbe in grado di riaprire l’impianto in tempi celeri (compatibilmente con le formalità e le necessarie manutenzioni del caso) dalla firma del relativo contratto, evitando in cotal guisa di pregiudicare la stagione estiva oramai alle porte». Inoltre pochi giorni dopo, il 4 giugno, la stessa Pretuziana Sport si dichiarava «...disponibile alla riassunzione graduale di tutti i dipendenti della precedente gestione dell’Impianto Sportivoalle medesime condizioni, nel rispetto delle mansioni necessarie e considerando le anzianità aziendali, per tutta la durata dell’eventuale Concessione da parte della Regione Abruzzo».
"La nostra proposta", sottolineano oggi i dirigenti della società teramana, "non prevedeva alcuna spesa per la Regione, mentre l'affidamento appena deciso prevede anche un “importante contributo economico”. "La Regione del Presidente Marsilio, non ritiene che una società abruzzese, che si propone per la gestione di un impianto chiuso e dichiara di volerlo fare salvaguardando i posti di lavoro, meriti una risposta. Neanche una risposta. Si preferisce scorrere la graduatoria di una gara che, nel bando, non solo non prevedeva la scorrimento della graduatoria, ma il periodo di affidamento previsto nella stessa gara è ampiamente scaduto. Siamo gente di sport, siamo abituati alla competizione e sappiamo accettare la sconfitta, se le regole sono uguali per tutti e se si compete nel segno della correttezza. Non così".