PESCARA. “Le mutilazioni genitali femminili: origini culturali e aspetti socio-sanitari”, questo il titolo dell’incontro in programma a Pescara domani, sabato 18 gennaio, nella sala Tosti dell’Aurum, con inizio alle 9.30. L'iniziativa, curata dall’associazione “Cesare Di Carlo”, in collaborazione con la Caritas Diocesana, rientra nel cartellone "365 giorni no alla violenza sulle donne", promosso dall'assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara Adelchi Sulpizio, e che ha preso il via a novembre 2024 con un ricco programma di eventi. «Le ragazze a rischio di mutilazioni genitali femminili in Italia – spiega uno studio recente dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere - sono per lo più originarie dell’Egitto. Mentre gruppi più piccoli di ragazzea rischio provengono da Senegal, Nigeria, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Etiopia e Guinea».

Una piaga che incide profondamente sulla vita e il destino di milioni donne nel mondo: in Italia, oltre 76mila ragazze, di età da 0 e 18 anni e provenienti da quei Paesi, è a rischio di mutilazioni genitali. «Parlare di violenza sulle donne», afferma l’assessore Sulpizio, «vuol dire anche parlare di un fenomeno delicato come le mutilazioni genitali femminili, che può riguardare una fascia della popolazione. È indispensabile uno scatto culturale, su questi argomenti delicatissimi, e il primo passo da compiere è parlarne, squarciare il velo del silenzio, sensibilizzare la città».

Il programma dell’incontro di sabato, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, e dell’Arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, prevede l’introduzione ai lavori curata dall’Assessore Sulpizio, dalla presidente dell’associazione “Cesare Di Carlo”, Gilda Di Paolo, dal Direttore della Fondazione Caritas Pescara-Penne Onlus, Corrado De Dominicis, e dalla Presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri della Provincia di Pescara, Maria Assunta Ceccagnoli.

Ospiti Lucrezia Catania, ginecologa fiorentina, Omar Abdulcadir, ginecologo e fondatore e responsabile del Centro di riferimento per la prevenzione e la cura delle mutilazioni genitali femminili di Firenze, e Jasmine Abdulcadir, ginecologa all’Ospedale universitario di Ginevra, di recente insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica. Prima delle conclusioni affidate a Gilda Di Paolo, spazio anche al video realizzato nel 2008 dalla coreografa pescarese Anouscka Brodacz, che nel 2008 si è aggiudicata il Premio Nazionale per la Pace, dal titolo “Il corpo ferito”.