Il mare in saldo, arriva l’ombrellone condiviso
Contro la fuga dei clienti, i concessionari organizzano i turni per le palme Su tutto il litorale le tariffe sono bloccate per il terzo anno consecutivo
PESCARA. La riviera si sveglia con i primi, timidissimi raggi di sole. L’aumento delle temperature e l’arrivo in sordina delle belle giornate porta con sé una prematura voglia di estate e il bisogno di svegliarsi dal letargo invernale. L’unico neo tra la scelta dell’ombrellone e del lido sulla spiaggia, neanche a dirlo, è un portafogli sempre più risicato. Per riuscire a far quadrare i conti senza perdere la vecchia tradizione di affittare la palma per l’intera stagione, i balneatori hanno pronto un pacchetto fai-da-te: mare in saldo contro la crisi e ombrellone condiviso per tagliare i costi.
Con un occhio al salvadanaio delle famiglie e l’altro a un settore, quello turistico e ricettivo, che tira il 10 per cento del Pil regionale, le associazioni dei balneatori hanno deciso, per il terzo anno consecutivo, di mantenere invariati i prezzi delle attrezzature sul tutto il litorale, da Pescara a Montesilvano e Francavilla. Mentre i lavori di riqualificazione dei due lati del lungomare, a nord e a sud, vanno avanti a ritmo spedito e i titolari degli stabilimenti si stanno mettendo in moto per la manutenzione e le piccole opere di tinteggiatura delle strutture sulla spiaggia, qualcuno ha già pronti speciali pacchetti e promozioni per attirare i nuovi clienti e fidelizzare quelli vecchi. La novità principale della stagione balneare alle porte, si chiama «ombrellone condiviso». Una formula che permette di dividersi le fasce orarie di utilizzo della palma o dell’ombrellone, dimezzando così le tariffe. In sostanza due famiglie, oppure due comitive, scelgono di coabitare sulla stessa porzione di spiaggia, accordandosi sugli orari di arrivo al mare: mamme e bimbi piccoli in mattinata fino a ora di pranzo e gruppi di giovani dalle 13/14 fino a sera. In questo modo, una palma in comune può costare 500 euro da giugno a settembre invece di 1.950, mentre un ombrellone in prima fila 285 euro al posto di 570. A far incastrare i turni, a seconda delle esigenze, ci pensano i titolari degli stabilimenti che aderiscono all’iniziativa lanciata dalla Fab-Cna (Federazione autonoma balneatori. «Se vogliamo lavorare dobbiamo adeguarci al mercato», sospira Leonardo D’Elia, titolare del Lido Aurora, sulla riviera sud, «oltre alle tariffe bloccate da tre anni, abbiamo ulteriori sconti sui listini: si parte da 290 euro per l’affitto dell’ombrellone per l’intera stagione e da 900 euro in su per le palme». Stesso discorso per i prezzi del bar: «Pizzetta rossa a 1 euro e servizio in spiaggia gratuito», garantisce D’Elia. «Da noi il caffè costa ancora 90 centesimi», sottolinea Luigi Malatesta della Perla Rosa, «la crisi si sente: altro che fine mese, qui non si riesce ad arrivare alla prima settimana. Per questo abbiamo mantenuto invariato anche il costo delle pizzette, 1 euro per le tonde, perché quando si deve soffrire lo si fa tutti insieme».
I cartelli che annunciano le imminenti riaperture e i volantini per la ricerca del personale stagionale spuntano davanti ai lidi del centro. La concorrenza è forte e i proprietari se ne inventano di tutti i colori per catturare i turisti. Alla Prora beach village, ad esempio, si va al mare con i coupon: 20 ingressi in spiaggia, con ombrellone, sdraio e lettino annesso, costano 200 euro e si possono utilizzare per l’intera stagione. «È una promozione pensata per chi non può permettersi di prendere in affitto l’ombrellone per tutta la stagione», dice Dario Iulianetti, «per motivi economici o anche per mancanza di tempo. Con i coupon decidi tu quando andare al mare. Stiamo pensando anche a nuove attrattive per i vecchi clienti: il 26 maggio inauguriamo Acqua favola, uno speciale percorso con i gonfiabili in acqua per i più piccoli, al costo di 1 o 2 euro all’ora. Poi organizziamo feste con dj, buffet e bevande a 20 euro ad invitato». Poco più avanti, al lido L’Adriatica, la titolare Anna, con i figli Arturo e Stefano hanno riservato le ultime due file di ombrelloni alle comitive di giovani. Per loro un ulteriore ribasso del 30 per cento sul listino: «Se vogliamo lavorare è così», aggiunge la donna, «la nostra spiaggia è grande, abbiamo tanto spazio e stiamo attenti anche ai vicini di ombrelloni: le famiglie con bimbi piccoli non le mettiamo accanto agli anziani che hanno bisogno di tranquillità».
Fermento e voglia di ripartire, tra i tanti lavori di manutenzione ordinaria e la sistemazione di spiaggia e ombrelloni anche dal lato opposto della riviera, al confine con Montesilvano. «Speriamo di iniziare il prima possibile», si lascia andare Stefano, titolare dell’Ammiraglia, alle prese con le misurazioni di rito della fascia do sabbia a disposizione, «i prezzi resteranno invariati, anche se rispetto allo scorso anno l’erosione si è portata via 20 metri di spiaggia, pari a due file di palme. Riproponiamo, per l’estate, musica brasiliana il sabato e la domenica pomeriggio, dalle 17 alle 21. Per tutto il resto ci stiamo ancora ragionando».
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