Imu, ecco la proposta taglia-aliquote

Il Pd porta in consiglio il progetto per ridurre la tassa su prime e seconde case, aree edificabili e alloggi di coop edilizie

PESCARA. Sconti per le abitazioni principali, per le seconde e terze case, per le aree edificabili e persino per gli alloggi di cooperative edilizie. Ecco la delibera che il Pd presenterà in una delle prossime sedute del consiglio comunale per ridurre l’Imu da pagare quest’anno. L’amministrazione comunale ha già detto che applicherà le stesse aliquote del 2012, almeno per l’acconto di giugno, in attesa di ricevere maggiori chiarimenti sull’applicazione della tassa dal governo. Poi, per il saldo di dicembre si vedrà. Ma il Pd non intende accettare questa decisione, perché è convinto che il Comune abbia i soldi sufficienti per ridurre la pressione fiscale sugli immobili. Ed ecco quindi la proposta, firmata da tutti i consiglieri del Pd, per abbassare le aliquote Imu. Vediamo nel dettaglio.

L’aliquota per le case adibite ad abitazione principale dovrebbe scendere di mezzo punto, dal 3,5 al 3 per mille, con un risparmio in media di circa 50 euro a famiglia. Resterà sempre al 3 per mille l’aliquota riservata ai proprietari di abitazioni principali, con redditi fino a 30.500 euro, che hanno acceso un mutuo ipotecario per comprarsi casa.

La proposta del Pd prevede inoltre una riduzione, dal 10,25 al 9,60 per mille, dell’aliquota destinata alle seconde e terze case e alle aree edificabili. In questo caso, il risparmio per i contribuenti dovrebbe superare, in media, un centinaio di euro. Dovrebbe passare, poi, dal 5,8 al 3,8 per mille, l’aliquota per le abitazioni acquistate da cooperative edilizie, rimaste a proprietà indivisa, cioè non ancora assegnate ai soci. Non si sa se possano rientrare in questa categoria anche gli alloggi dell’Ater.

Stessa riduzione, dal 5,8 al 3,8 per mille, infine, è prevista per le sale cinematografiche e teatrali.

Secondo i calcoli del Pd, questa manovra sull’Imu dovrebbe comportare una riduzione del gettito per le casse comunali di circa 4 milioni di euro. La stessa cifra che, a detta del Pd, l’amministrazione comunale dovrebbe incassare in più quest’anno per effetto della soppressione della quota destinata allo Stato sugli immobili diversi dall’abitazione principale. Cifra contestata nei giorni scorsi dall’assessore ai tributi Massimo Filippello. «A oggi», ha detto l’assessore, «non abbiamo idea di quale possa essere l’entità dei maggiori versamenti Imu, visto che il governo ci ha riservato una nuova sorpresa, ossia la costituzione di un fondo di solidarietà al quale tutti i Comuni saranno chiamati a versare le maggiori somme incassate dalla riscossione dell’imposta sugli immobili e che per Pescara potrebbe tradursi in un maxi salasso da 7 milioni e mezzo di euro».

«In questa situazione di caos e incertezza», ha concluso Filippello, «non possiamo permetterci una rimodulazione delle imposte».

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