Inchiesta filò Pescara, Russo: chiarito tutto
Il presidente della Gtm, indagato con le accuse di truffa, falso e abuso d’ufficio, è statp ascoltato dal pm Valentina D’Agostino.“Nominato presidente nel luglio 2009, mi sono trovato di fronte a tutto un iter già eseguito. Nessun atto è stato fatto da me nè prima nè dopo”
PESCARA. Il pm di Pescara Valentina D’Agostino ha ascoltato oggi il presidente della Gtm, Michele Russo, in merito alle vicende della filovia di Pescara. «Sono contento di essere qui - ha detto Russo uscendo dall’ufficio del Pm - perché in questo modo ho potuto chiarire la mia posizione. Mi reputo fortunato di aver potuto spiegare di aver fatto solo il mio dovere rispettando un progetto che era partito prima del mio incarico e che ho dovuto quindi solo eseguire». Russo, quindi, avrebbe spiegato alla Procura di non aver avuto la possibilità di variare alcunché e di non poter giudicare nel merito le decisioni prese o meno dal Via.
«Ho dimostrato che tutto ciò che è avvenuto prima della mia nomina non mi può essere attribuito». Lo ha dichiarato il presidente della Gtm Russo, al termine dell’interrogatorio, in procura, durato quasi tre ore. Russo è indagato con le accuse di truffa, falso e abuso d’ufficio. «Ricordo - ha proseguito - che l’appalto è del 2006, che l’aggiudicazione e consegna dei lavori è del 2008, pertanto io nominato presidente nel luglio 2009, mi sono trovato di fronte a tutto un iter perfettamente eseguito. Nessun atto - ha spiegato - è stato fatto da me prima e neanche dopo, perché gli atti successivi alla mia nomina sono di competenza del Rup, cioè del Responsabile unico del ricevimento. Pertanto io - ha sottolineato - avevo solo l’obbligo, in qualità di rappresentante legale di un ente esecutore, di eseguire un’opera pubblica decisa per legge. Qualsiasi altra mia attività, quale ad esempio la sospensione dei lavori, richiesta a più voci, avrebbe costituito abuso d’ufficio ed usurpazione di pubblici poteri. Ciò che io ho fatto, invece, è di verificare, in ogni momento, con chiunque avesse titolo ad occuparsi della vicenda, difformità di forniture rispetto al contratto ed evitare di incorrere in errori di carattere giudiziario. Quindi tutta la mia azione è stata tesa a questo scopo».
Russo ha detto di aver consegnato agli inquirenti una documentazione che dimostrare il suo «totale impegno a stigmatizzare ogni singolo aspetto non conforme all’appalto e al contratto». Riguardo allo screening, il presidente della Gtm ha spiegato che non è stato effettuato in quanto «nel 2008 la Regione ha detto che non era necessario in quanto nessun filobus in Italia è mai stato sottoposto alla Via. Il dubbio - ha spiegato - è sui magnetini che sarebbero dei vincoli. I mezzi vincolati sono però quelli che non si possono staccare dal supporto, il filobus invece si può svincolare in qualsiasi momento».
©RIPRODUZIONE RISERVATA