PESCARA. Per un giorno si sono emozionati, hanno sorriso e mostrato la loro faccia da persone normali: in posa con le proprie famiglie e contenti per i premi che sono costati sacrifici in strada. Ieri, è stata la festa della polizia – il 162 esimo anniversario – e il questore Paolo Passamonti e il prefetto Vincenzo D'Antuono hanno premiato i poliziotti che si sono distinti sul campo. A loro Passamonti ha ricordato il motto della polizia: «Esserci sempre», ha detto il questore, «e noi ci saremo».

Ecco i riconoscimenti: encomio solenne al sostituto commissario Guido Camerano Spelta Rapini, all’ispettore capo Angelo D’Onofrio, al sovrintendente Simone Di Blasio, all’assistente capo Roberto Falone; encomio all’ispettore Cinzia Di Cintio e all’assistente capo Luigi Parmigiani, tutti della squadra mobile, per aver arrestato un individuo responsabile di omicidio, a Civitella, il 2 agosto del 2011.

Encomio solenne al sovrintendente Amerino Verì ed encomio all’assistente capo Marco Faieta per «una complessa operazione di polizia giudiziaria», quella sull’Arta risalente al 25 luglio 2012, «che consentiva di deferire alcune persone ritenute responsabili di delitti contro la pubblica amministrazione».

Encomio all’assistente capo Marco Luigi Pasquantonio, all’assistente capo Luigia Di Sario, all’assistente Mauro Gentile, all’assistente Giuseppe Pacenza per l’arresto, il 27 maggio 2012, di tre romene responsabili di tentato omicidio.

Consegnata la medaglia di commiato all’ispettore capo a riposo Armidoro Di Matteo. Poi, il presidente della sezione pescarese dell’Associazione nazionale della polizia di Stato Roberto Cutracci ha consegnato al prefetto e al questore la tessera di soci onorari.

Nel 2013, la polizia di Pescara ha ottenuto 5 encomi solenni, 6 encomi, 43 parole di lode, 38 premi in denaro, 30 compiacimenti.

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