Ingoia droga, grave un bimbo di 10 mesi
Il piccolo ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Ancona dopo aver ingerito hashish: i genitori ascoltati dalla polizia
ROSCIANO. Un bambino di Rosciano, dieci mesi appena, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Ancona dopo aver ingoiato droga. La procura di Pescara ha aperto un’inchiesta per fare luce sul dramma che si è consumato tra domenica e ieri mattina: non è ancora chiaro in quali circostanze il piccolo abbia ingerito una piccola quantità di hashish.
L’allarme è scattato nelle scorse ore, quando il bimbo ha iniziato a sentirsi male e i giovani genitori, a loro dire senza avere alcun sospetto sulle motivazioni, hanno deciso di accompagnarlo in auto al pronto soccorso del Santissima Annunziata di Chieti, l’ospedale più vicino al paese dove vivono. Fin da subito, i medici si sono resi conto della gravità della situazione, anche se era difficile dare una spiegazione immediata a quei sintomi. Dalle successive analisi è emerso chiaramente che si trattava di un’intossicazione da ingestione di stupefacenti, nello specifico cannabinoidi. Un episodio gravissimo per il quale dal pronto soccorso è partita subito la segnalazione alla polizia. Mentre iniziavano i primi accertamenti della questura di Chieti, i medici hanno deciso di trasferire il piccolo paziente all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona: qui è arrivato nel pomeriggio su un’ambulanza del 118. La prognosi è riservata: per saperne di più sul decorso, bisognerà attendere le prossime ore.
I genitori, apparsi sotto choc e al momento non indagati, hanno giurato di non fare uso di sostanze stupefacenti: i poliziotti li hanno ascoltati per ricostruire gli ultimi movimenti della famiglia.
L’obiettivo degli investigatori è capire se ci siano state occasioni, magari anche una cena a casa di altre persone o in un locale, in cui il bambino possa aver raccolto l’hashish da terra ingoiandolo senza essere visto. Oggi una prima informativa arriverà sul tavolo del pm di turno, il sostituto procuratore Fabiana Rapino. Potrebbe essere ipotizzato il reato di lesioni colpose.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’allarme è scattato nelle scorse ore, quando il bimbo ha iniziato a sentirsi male e i giovani genitori, a loro dire senza avere alcun sospetto sulle motivazioni, hanno deciso di accompagnarlo in auto al pronto soccorso del Santissima Annunziata di Chieti, l’ospedale più vicino al paese dove vivono. Fin da subito, i medici si sono resi conto della gravità della situazione, anche se era difficile dare una spiegazione immediata a quei sintomi. Dalle successive analisi è emerso chiaramente che si trattava di un’intossicazione da ingestione di stupefacenti, nello specifico cannabinoidi. Un episodio gravissimo per il quale dal pronto soccorso è partita subito la segnalazione alla polizia. Mentre iniziavano i primi accertamenti della questura di Chieti, i medici hanno deciso di trasferire il piccolo paziente all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona: qui è arrivato nel pomeriggio su un’ambulanza del 118. La prognosi è riservata: per saperne di più sul decorso, bisognerà attendere le prossime ore.
I genitori, apparsi sotto choc e al momento non indagati, hanno giurato di non fare uso di sostanze stupefacenti: i poliziotti li hanno ascoltati per ricostruire gli ultimi movimenti della famiglia.
L’obiettivo degli investigatori è capire se ci siano state occasioni, magari anche una cena a casa di altre persone o in un locale, in cui il bambino possa aver raccolto l’hashish da terra ingoiandolo senza essere visto. Oggi una prima informativa arriverà sul tavolo del pm di turno, il sostituto procuratore Fabiana Rapino. Potrebbe essere ipotizzato il reato di lesioni colpose.
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