«Io sindaco di strada, non mi nascondo»

18 Giugno 2014

Maragno promette incontri con i residenti: già al lavoro per scongiurare l’emergenza rifiuti e rilanciare il turismo

MONTESILVANO. Dalle 10,30 di ieri Francesco Maragno è il sindaco di Montesilvano: nella sala del consiglio comunale, il giudice Marco Bortone ha proclamato il sindaco di centrodestra e i consiglieri eletti, 15 della maggioranza e 9 dell’opposizione, compresi i tre del Movimento 5 Stelle. Assente alla cerimonia del passaggio di consegne l’ex sindaco Attilio Di Mattia. Dopo aver indossato la fascia tricolore, Maragno ha tenuto il suo primo discorso ufficiale: ha promesso che non si chiuderà in Comune e che sarà «un sindaco di strada» per ascoltare i residenti, che nominerà «una giunta di qualità» con «almeno tre donne» nell’interesse della città e non per garantire gli equilibri della politica. E ha chiesto «scusa» alla moglie Cristina Di Giovanni, figlia del costruttore Raffaele, e ai suoi due bambini, il primo di 3 anni e la seconda di 8 mesi, «per non essere stato tanto tempo a casa durante la campagna elettorale». Ma la signora Cristina sa già come andrà: per i prossimi 5 anni, non vedrà tanto spesso il marito girare per casa. «Ma io mi impegnerò per ristabilire l’equilibrio», ha detto Maragno, 42 anni, finanziere.

«Incontri nei centri sociali». «È il giorno più impegnativo della mia vita dopo quelli del mio matrimonio e la nascita dei miei due figli», ha esordito il sindaco «è una grande emozione, come altrettanto forte è il senso di responsabilità che deriva da questo compito. È cominciato un percorso di responsabilità per rappresentare più di 53 mila residenti. Non vogliamo arroccarci tra le mura del Comune», ha proseguito, «non voglio fare come “Novecento”, il protagonista del film “La Leggenda del pianista sull’oceano”, che dopo una vita passata sulla nave ebbe paura di scendere a terra. Sono un sindaco semplice e voglio confrontarmi costantemente con i residenti e organizzerò incontri nei centri sociali: ascolterò tutti».

Giunta e city manager? Dopo la proclamazione, con la certezza di 15 consiglieri della maggioranza e 9 dell’opposizione, sono iniziati gli incontri per la giunta: «La distribuzione degli incarichi tra le liste non è stata ancora valutata», ha detto Maragno. Nel giro di nomine, Leo Brocchi, ex consigliere e primo sostenitore di Maragno, ha consigliato al sindaco di non nominare direttore generale e capo di gabinetto: «Maragno ha un curriculum eccezionale, può farne a meno e risparmiare», secondo Brocchi.

Priorità: rifiuti e turismo. Le «priorità» di Maragno restano le stesse: «Ancora prima della proclamazione abbiamo già cominciato a lavorare per scongiurare l’emergenza rifiuti e migliorare la raccolta, la cura del verde e le manutenzioni in un periodo topico per l’economia montesilvanese, come l’estate». Maragno ha lanciato un appello all’opposizione anche se gli unici della minoranza che si sono presentati in aula sono stati Enea D’Alonzo (Abruzzo Civico) e Manuel Anelli (M5S): «Gli obiettivi che verranno raggiunti», ha detto, «non saranno i miei personali, ma dell’intera collettività».

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