L’asfalto sprofonda per le perdite idriche nel rione Michetti

8 Maggio 2014

Francavilla, protestano i residenti per le strade dissestate Donna racconta di essersi ferita due volte in un tombino

FRANCAVILLA. Protestano i residenti del rione Michetti per il grave dissesto di alcuni tratti stradali: una vera e propria trappola per i pedoni che spesso restano vittime di rovinose cadute.

A segnalare l’annoso e irrisolto problema, facendosi portavoce della lamentela generale degli abitanti del quartiere, è Rita Coccia, lei stessa reduce da un recente infortunio avvenuto proprio a fianco alla sua abitazione, che si trova in una palazzina al civico 80 di viale d’Annunzio.

Nella stradina che collega il rione Michetti al viale principale, sono presenti vari pozzetti dell’impianto fognario. Presumibilmente a causa di perdite idriche nella rete, il terreno circostante tende a sprofondare, aprendo buche e insidiose spaccature nella pavimentazione in cemento.

«Questo è un problema che si trascina da oltre dieci anni, in pratica da quando hanno realizzato questi pozzetti della fogna» prosegue la residente. «Qui sotto si sono creati dei vuoti e quando si passa sopra questo terreno, anche a piedi, il terreno cede e si profonda. Io stessa sono caduta due volte; l’ultima risale a un mese fa. Mi sono fatta un buco in una gamba che non riesce ancora a guarire. Non ho presentato to denuncia perché non ho testimoni dell’accaduto».

A seguito dei continui solleciti dei residenti, l’amminitrazione comunale, periodicamente, interviene. «Così arrivano gli operai, gettano una pellicola di cemento sul terreno per livellarlo, e dopo un po’ ci ritroviamo punto e a capo perché ricomincia a sprofondare. Un paio di mesi fa, sono tornati di nuovo e hanno messo delle transenne, ma ancora una volta senza risolvere il problema. È un continuo scaricabarile: l’Aca dice che la competenza è del Comune, ma è poi lo stesso Comune a rimandare la responsabilità all’Aca. Non sappiamo più a chi rivolgerci».

I residenti sono anche esasperati dal lezzo di fogna insopportabile che spesso ammorba l’aria, oltre che spaventati per la presenta di grossi ratti che, nottetempo, escono dai varchi aperti nel terreno e circolano indisturbati per il quartiere.

«Sono talmente grandi da far paura anche ai gatti» prosegue la donna. Un evidente dissesto del terreno si rileva anche sul tratto carrabile di viale d’Annunzio, in direzione della stradina, dove sono presenti altri pozzetti.

A dispetto dei numerosi ed evidenti rappezzi, il manto stradale continua a cedere. Un punto particolarmente insidioso si trova proprio in corrispondenza dell’attraversamento pedonale, dove è facile incespicare e nei profondi avvallamenti che hanno in parte cancellato le strisce bianche. Neppure il marciapiede è troppo sicuro, soprattutto per le persone più anziane: le radici degli alberi hanno sollevato e staccato le lastre in pietra della pavimentazione. In più, laddove gli alberi sono stati abbattuti, ora rimangono soltanto degli spazi vuoti in terra e pietrisco ritagliati nella pavimentazione, dove è facile mettere un piede in fallo.

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