L’Inps segnala truffe con il telefonino
PESCARA . «In queste ore è partita una campagna di malware attraverso l’invio di Sms che invitano a cliccare su un link per aggiornare la propria domanda Covid-19 e inducono ad installare una App...
PESCARA . «In queste ore è partita una campagna di malware attraverso l’invio di Sms che invitano a cliccare su un link per aggiornare la propria domanda Covid-19 e inducono ad installare una App malevola». Con una nota ufficiale l’Inps ha fatto sapere che è partita una campagna di malware attraverso l’invio di messaggi che invitano a cliccare su un link per aggiornare la propria domanda per l’indennità di 600 euro.
Tramite questo link si installa l’app malevola: l’ennesimo tentativo di phishing, con cui si prova a recuperare dati sensibili degli utenti. Questi Sms dunque non sono inviati dall’Inps, che qualora dovesse inviare messaggi sul cellulare, non conterrebbero link a siti web. L’unico accesso ai servizi Inps è tramite il loro sito istituzionale. Le domande per il bonus 600 euro per le partite Iva hanno avuto inizio il 1 aprile, e dopo nemmeno una settimana l’Inps già segnala tentativi di phishing. Il phishing è una truffa informatica che di solito si realizza via email, utilizzando il logo contraffatto di istituti affidabili, in cui si invita il destinatario a fornire dei dati riservati (come il numero della carta di credito, password per l’accesso al servizio di homebanking), motivando la richiesta con ragioni di ordine tecnico. I tentativi di truffa segnalati dall’Inps arrivano tramite Sms, che invitano gli utenti a controllare la propria domanda Covid-19 (riferendosi quindi anche al bonus baby sitter) cliccando su un link. Il link in questione però porta a scaricare il malware.
Tramite questo link si installa l’app malevola: l’ennesimo tentativo di phishing, con cui si prova a recuperare dati sensibili degli utenti. Questi Sms dunque non sono inviati dall’Inps, che qualora dovesse inviare messaggi sul cellulare, non conterrebbero link a siti web. L’unico accesso ai servizi Inps è tramite il loro sito istituzionale. Le domande per il bonus 600 euro per le partite Iva hanno avuto inizio il 1 aprile, e dopo nemmeno una settimana l’Inps già segnala tentativi di phishing. Il phishing è una truffa informatica che di solito si realizza via email, utilizzando il logo contraffatto di istituti affidabili, in cui si invita il destinatario a fornire dei dati riservati (come il numero della carta di credito, password per l’accesso al servizio di homebanking), motivando la richiesta con ragioni di ordine tecnico. I tentativi di truffa segnalati dall’Inps arrivano tramite Sms, che invitano gli utenti a controllare la propria domanda Covid-19 (riferendosi quindi anche al bonus baby sitter) cliccando su un link. Il link in questione però porta a scaricare il malware.