L’investitore della riviera rivela: «Ho avuto paura e sono fuggito»

20 Ottobre 2024

Il 21enne romeno si costituisce davanti ai carabinieri di Montesilvano dopo aver travolto una 50enne Denunciato per lesioni gravi stradali, fuga e omissione di soccorso. La donna ancora in Rianimazione

PESCARA. Denunciato a piede libero per lesioni gravi stradali, fuga e omissione di soccorsi il 21enne che ha investito sulla riviera, giovedì scorso, la 50enne M.D.F. La donna, madre di tre figli, originaria di Scapoli, in provincia di Isernia, è ancora ricoverata in condizioni critiche (prognosi riservata) nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Pescara dopo un delicato intervento neurochirurgico per ridurre la grave emorragia cerebrale causata dall'impatto con l'utilitaria lanciata a tutta velocità sulla strada, oltre ai vari traumi molto gravi.
La vittima dell'investimento è stata trascinata dall'auto per venti metri. Sull'asfalto, nessun segno di frenata. Il giovane alla guida (con lui in macchina c'era anche una ragazza), dopo aver travolto la donna, è scappato e ha fatto perdere le sue tracce.
La macchina che guidava, con targa straniera, è stata ritrovata venerdì scorso dagli agenti della squadra Volante. E in serata, anche l'identità del 21enne romeno, residente in provincia di Napoli e incensurato, è saltata fuori.
Gli uomini della polizia locale di Pescara erano arrivati al suo domicilio a Montesilvano (si è trasferito in città da pochi mesi), a due passi dal lungomare, ma non l'hanno trovato perché il ragazzo era appena arrivato in caserma, dai carabinieri del comando di Montesilvano, per costituirsi. Agli uomini dell'arma, che gli hanno contestato la fuga e il mancato soccorso della vittima, avrebbe detto di essere andato via «per paura».
Quello che è emerso, dopo aver ascoltato anche alcuni testimoni, è che l'auto del 21enne arrivava da sud - e viaggiava verso nord - a velocità sostenuta, anche se sulla riviera c'è il limite di velocità di 30 chilometri orari.
È stata ritrovata con il parabrezza distrutto in via Livenza, vicino alle piscine Le Naiadi, non molto lontano dal luogo dell’impatto: il conducente e la ragazza che era con lui probabilmente avrebbero proseguito poi a piedi verso casa, a Montesilvano, sperando di depistare le ricerche delle forze dell'ordine.
Ma così non è stato e ora su di lui pendono denunce pesantissime per l’ultimo grave incidente avvenuto sul lungomare pescarese: meno di un anno fa perse la vita un 74enne, Luigi Tinaro, nello stesso tratto di strada, centrato in pieno da un’auto sulle strisce pedonali.
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