CHIETI. Inaugura domani, 9 maggio, alle ore 11 alla sala Cascella della Camera di Commercio di Chieti in piazza Vico, la mostra "Passione di Cristo. Arte e Tradizione dal Medioevo al Contemporaneo", curata da Adelchi ed Alessio De Francesco.

L'esposizione, che rimarrà aperta fino all'8 giugno, presenta 30 opere tra sculture lignee, conocchie, oreficeria e pittura dal XV al XXI secolo, da una quattrocentesca scultura lignea di Cristo crocifisso a croci d'argento della scuola di Nicola da Guardiagrele, passando per il "Gesù incontra la Veronica" del Borgognone, un Ecce Homo di ambito napoletano del primo quarto del XVIII secolo, calici e cartagloria in argento del XVIII e XIX secolo, fino alle opere di Federico Spoltore e alle Stazioni della Via Crucis di Giorgio Perilli. Tutte opere prestate, oltre che da privati, da parrocchie del territorio, come Bucchianico, Pretoro, Orsogna e la Trinità di Chieti, dall'Ente mostra artigianato artistico abruzzese di Guardiagrele, dall'Ipab San Giovanni Battista e dalla Cassa di Risparmio di Chieti, nonché dalle chiese teatine di Santa Chiara e San Raffaele. In mostra anche le immagini delle miniature del Messale Borgia, che fu di proprietà del cardinale Giovanni Borgia, una delle eccellenze custodite nel Palazzo Arcivescovile di Chieti, rimasto alla Chiesa teatina dopo la morte di Guido de' Medici, là arcivescovo dal 1528 al 1537.

«L'idea portante di questa esposizione», spiega Silvio Di Lorenzo, presidente della promotrice Camera di Commercio di Chieti, «nasce dalla volontà di mostrare alcune delle tante opere d'arte presenti sul nostro territorio normalmente collocate in luoghi chiusi al pubblico o dove difficilmente è consentito l'accesso. Inoltre si tratta di opere che sanno farci rivivere i tempi passati, ricordando personaggi che hanno fatto la storia della città di Chieti e della sua provincia". Per "Passione di Cristo", visitabile tutti i giorni dalle ore 17 alle 20, e il venerdì, sabato e domenica anche dalle 10.30 alle 12.30, la Camera di Commercio si è avvalsa della collaborazione della Soprintendenza Bsae dell'Abruzzo, guidata da Lucia Arbace che ha anche contribuito con un proprio testo al catalogo che accompagna la mostra.

Giorgio D’Orazio

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