La ruota panoramica se ne va dall’ex Cofa dopo quattro anni
Il Comune firma l’atto di revoca: i titolari dell’impianto devono sgomberare l’area sulla riviera sud entro 60 giorni
PESCARA. La giostra è finita. La ruota panoramica se ne va dall'ex Cofa dopo meno di 4 anni di lento girare, fino al totale declino di qualche mese fa.
Ieri l'ufficio tecnico comunale, settore Turismo, ha firmato l'atto di revoca dell'impianto, installato tra un mare di polemiche sui permessi e ritardi burocratici vari, nell'estate 2016.
I titolari della struttura alta 50 metri, la ditta Seghieri di Milano Cusanino, dovranno sgomberare l'area adiacente il ponte del Mare entro 60 giorni dal ricevimento della notifica amministrativa.
E' la fine del sogno, accarezzato e fortemente voluto, dalla passata amministrazione di centrosinistra.
La ruota, con i suoi 24 cestelli colorati che ricordano fiabesche carrozze, aveva smesso di girare già dal novembre scorso quando una delle cabine penzolava pericolosamente dall'impianto, a 50 metri d’altezza. In quella circostanza i passanti avevano allertato i vigili del fuoco, subito intervenuti, col supporto della polizia municipale, a rimettere in posizione la cabina allo scopo di scongiurare il pericolo di crollo.
La ruota panoramica ha avuto una partenza travagliata quarantuno mesi fa. Doveva essere messa in funzione a luglio 2016, ma è riuscita a fare il primo giro (neppure troppo affollato) solo il 27 agosto a causa di ritardi burocratici e polemiche sulle autorizzazioni. Sarebbe dovuta rimanere in funzione fino al 6 gennaio 2017.
Invece l'impianto, che ha comunque riscosso il plauso dei pescaresi e dei turisti, ha continuano a girare, permesso dopo permesso, fino a pochi mesi fa, quando la ruota ha smesso di funzionare nel totale silenzio e disinteresse generale. Non è chiaro quando la ruota, aperta di giorno e di sera a sei euro l’ora per una panoramica di 10 minuti sulla città, abbia smesso del tutto l’attività. Ma è certo che oggi l’amministrazione comunale guidata da Carlo Masci ha messo la parola “fine” ad un progetto che aveva ambizioni di richiamare i turisti a Pescara. Una volta eliminato l’impianto, si dovranno ridisegnare i contorni progettuali dell’area ex Cofa, ambita da Università e Regione.
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