la linea per spalato cancellata
«La Snav rispetti gli accordi presi»
Del Vecchio alla società: «La rotta per le isole croate va ripensata»
PESCARA. «La decisione della Snav riguardo al collegamento con la Croazia giunge inattesa rispetto a quelli che sono i piani di sviluppo posti in essere dal provveditorato alle Opere pubbliche, gestore del porto di Pescara». È quanto ha dichiarato ieri il vice sindaco Enzo Del Vecchio, in merito alla scelta della compagnia marittima, comunicata giovedì scorso, di utilizzare un catamarano più piccolo per l’estate, senza posti auto, per collegare Pescara alle isole croate, cancellando così la tradizionale rotta per Spalato.
«È una decisione», ha affermato, «che direttamente chiama in causa Regione, Provincia e Comune, nonché gli enti dello sviluppo turistico e commerciale del territorio, quella che l'amministratore delegato Snav Raffaele Aiello ha comunicato durante l'incontro in Camera di commercio».
«I rilievi posti alla base della decisione e cioè che i fondali non garantirebbero l'attracco del Croazia jet, la motonave che l'anno scorso ha garantito il collegamento con la sponda balcanica», ha aggiunto, «appaiono impropri, poiché il provveditorato, proprio al fine di garantire i collegamenti turistici dal porto di Pescara, ha programmato per tempo un’attività di dragaggio che sarà posta in essere già da questo mese e proprio con la prospettiva di assicurare per la stagione estiva il collegamento, che la comunità abruzzese ha potuto riacquistare solo l'anno scorso».
«In tale prospettiva», ha precisato Del Vecchio, «peraltro si era mossa la Camera di commercio che, con un accordo triennale, mirava a garantire un collegamento per il 2014/2017 con un catamarano all'altezza di soddisfare le plurime aspettative non solo dei turisti cittadini o abruzzesi, ma di tutti quelli che hanno guardato con interesse al servizio nella stagione passata e lo avrebbero rifatto in futuro».
«L'iniziativa assunta in modo unilaterale dalla Snav», è la critica del vice sindaco, «ha colto tutti di sorpresa, perché la stessa non è stata valutata, come avrebbe dovuto, con tutti gli enti interessati». A un collegamento marittimo adeguato, «miravano le attività di dragaggio e sviluppo portuale che stiamo portando avanti in prima fila con la Regione. Regione che in questi mesi si è adoperata in continue e costanti sollecitazioni perché il provveditorato garantisse non solo il dragaggio del porto, ma una sua ristrutturazione attraverso l'approvazione del Piano regolatore portuale».
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