La Tercas Teramo affida a Capobianco il Progetto giovani

TERAMO. La Tercas Teramo basket punta su giovani e giovanissimi. Lo fa con un progetto integrato che prevede formazione sportiva e culturale e a riprova della grande importanza che annette al settore giovanile ne ha affidato la supervisione tecnica all’head coach della prima squadra Andrea Capobianco. Il progetto è stato illustrato ieri al Palascapriano, presente la società al gran completo. «Per noi lo sport è cultura», ha affermato il presidente della società biancorossa Carlo Antonetti, «proprio per questo siamo convinti che vada curata la formazione dei ragazzi a 360 gradi. Da questa stagione dunque la crescita tecnica dovrà essere accompagnata in maniera ancor più significativa da quella mentale, fisica e relazionale.

Gli iscritti al nostro settore giovanile ed alla nostra scuola minibasket potranno perciò usufruire di un corso di inglese, presso un istituto specializzato, focalizzato allo sviluppo delle relazioni in una società sempre più multiculturale; di un completo esame chinesiologico, anch’esso a cura di un centro specializzato, che consenta loro di correggere in tempo eventuali atteggiamenti errati e problematiche posturali; e di un corso di educazione alimentare, fondamentale per raggiungere una buona qualità della vita. Siamo tutti ben consapevoli che se il risultato domenicale della prima squadra è importante, ci sono cose che vengono comunque prima, e la formazione dei giovani è una di queste». Luca Di Polidoro, responsabile del settore giovanile, ha ricordato come questo progetto sia lo sbocco di un lavoro iniziato molti anni indietro e «ora siamo considerati al top tra i settori giovanili italiani».

Tocca poi a coach Andrea Capobianco illustrare il modello di pallacanestro su cui puntare: «In molte società minibasket, giovanili e prima squadra sono compartimenti stagni e ognuno va per la sua strada. Il nostro modello è invece quello della pallacanestro integrata: ogni componente, anche la più piccola, è parte di una totalità più grande, ed è decisiva per la sua crescita». Vincenzo Di Meglio, responsabile tecnico del settore giovanile, afferma: «Con noi i ragazzi che si affacciano al nostro sport devono crescere, acquistare determinati valori e quindi diventare degni di giocare in Serie A, non necessariamente nel basket, ma sicuramente nella vita». Marco D’Ascenzo, responsabile della scuola minibasket, spiega: «Tanti bambini vengono in palestra sognando di emulare i loro beniamini, la nostra idea è inserirli in un percorso lungo, alternando nelle giuste dosi tecnica e gioco».