Let's Get Lost, miti del blues e talenti jazz al Sayonara
TORTORETO. È un invito a perdersi nella buona musica e naturalmente un omaggio a Chet Baker il nome del cartellone "Let's Get Lost", quattro notevoli concerti jazz al Sayonara di Tortoreto Lido tra...
TORTORETO. È un invito a perdersi nella buona musica e naturalmente un omaggio a Chet Baker il nome del cartellone "Let's Get Lost", quattro notevoli concerti jazz al Sayonara di Tortoreto Lido tra maggio e luglio. Organizzata dai collaudati promoter Enzo Zampini e Eder (Emiliano Di Serafino), la rassegna propone nomi internazionali nella formula cena+concerto.
Si parte sabato 17 maggio con la presentazione in anteprima del nuovo disco (il 25°) di Paolo Di Sabatino "Trace Elements", prodotto attraverso la piattaforma di crowdfunding Musicraiser, in registrazione lunedì e martedì prossimi a Teramo, in uscita nazionale a settembre con la rivista Musica Jazz e contemporaneamente in Giappone. Il quotato pianista e compositore teramano suonerà, come nel cd, con due pezzi grossi statunitensi, Peter Erskine alla batteria e Gary Willis al basso elettrico. «Per "Trace Elements" ho coinvolto due musicisti di primaria grandezza, da decenni sulla cresta di quell'onda musicale che coinvolge gli amanti del pop, del jazz, del jazz- rock» spiega Di Sabatino «Erskine, figura di riferimento della batteria jazz degli ultimi quarant'anni, già a 22 anni faceva parte dei Weather Report, poi degli Steps Head, e del leggendario gruppo di Joni Mitchell. Willis, co-leader dei Tribal Tech, è un caposcuola del basso elettrico e del jazz progressive».
Be Bop del terzo millennio, come dicono gli organizzatori, mercoledì 4 giugno con il Fabrizio Bosso new quartet: con il leader alla tromba e flicorno suoneranno Julian Oliver Mazzariello al piano, Luca Alemanno al contrabbasso e Nicola Angelucci, abruzzese di Atessa, alla batteria. In programma brani originali del trombettista torinese, con divagazioni negli standard, jazz e non solo, a seconda dell'ispirazione.
Mercoledì 25 giugno il Maurizio Urbani 4et feat. Nicola Stilo, in una serata dedicata a Massimo Urbani, nel ventennale della morte, e a Chet Baker, del quale Stilo fu per molti anni flautista. Questa la formazione presente al Sayonara, con la ritmica affidata a eccellenze teramane di rilievo nazionale e internazionale: Maurizio Urbani sax tenore, Nicola Stilo flauto, Arturo Valiante (Teramo) al piano, Luca Bulgarelli (Silvi) al contrabbasso, Bruno Marcozzi (Montorio) batteria. Spiega Valiante: «Massimo Urbani è stato un grandissimo talento del jazz. Per noi abruzzesi era un punto di riferimento, un idolo, suonare con lui ha cambiato la vita a me e a tanti altri. È stato fonte di ispirazione per molti musicisti. Maurizio ha realizzato un disco intitolato "Animali Urbani" in cui riprende anche pezzi del fratello Massimo. Un disco molto bello. Il concerto sarà una fusione tra Massimo Urbani e Chet Baker». Nel corso della serata verrà proiettato il documentario su Massimo Urbani "La fabbrica abbandonata" di Paolo Colangeli. Consigliabile rivedere il doc del 1988 di Bruce Weber su Chet Baker "Let's Get Lost".
Bob Stroger band feat. Quique Gomez & Luca Giordano per il quarto e ultimo concerto il 16 luglio nel segno del blues vecchia scuola di Chicago. Autentico monumento, Bob Stroger, 84enne bassista e cantante, collaboratore di Rufus Thomas e Eddie King, suonerà con il madrileno Gomez armonica e voce, il teramano Luca Giordano chitarra elettrica e voce, e Guillaume Destarac, francese di Toulouse, alla batteria. Il 34enne Giordano, che 9 anni fa si trasferì da Teramo a Chicago («Senza conoscere nessuno, chitarra in spalla, con un gruzzoletto»), ha conosciuto Stroger esibendosi nei circuiti del blues e subito fu invitato a suonare con lui in un festival. Un sogno realizzato per Luca, che a 17 anni aveva visto il grande bassista suonare con la band di Buddy Waters a Castel San Pietro. Questi i prezzi: cena di pesce + concerto (ore 20) € 45; solo concerto (ore 22) € 15 con drink card. Info: 0861777290, 3476673086.
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