Letta: «Sì ai soldi per il teatro»
Il sottosegretario a Mascia: Pescara avrà i 20 milioni
PESCARA. La città di Pescara avrà, ma non si sa ancora quando, i 20 milioni di euro promessi per l’ampliamento e la copertura del teatro D’Annunzio e la realizzazione del parcheggio di scambio al Villaggio Alcyone. Lo ha assicurato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, in una lettera al sindaco, Mascia. Il primo cittadino aveva scritto giorni fa al sottosegretario, chiedendogli delucidazioni in merito ai fondi stanziati dal governo per finanziare i progetti, presentati da diversi Comuni, tra cui anche quello di Pescara, in occasione del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia. Era stato il ministro ai Beni culturali, Sandro Bondi, in una dichiarazione apparsa alcune settimane fa sul Corriere della sera, ad ipotizzare l’esclusione del capoluogo adriatico e di altre 4 città dai finanziamenti. E l’ex assessore comunale, ora consigliere del Pd, Antonio Blasioli, rifacendosi a quell’articolo, aveva lanciato l’allarme. Ma ora la situazione è cambiata.
Gianni Letta, nella sua lettera, ha detto chiaramente che i progetti di Pescara verranno sottoposti a breve all’esame del comitato dei ministri per l’erogazione dei fondi necessari. Arriveranno così i 20 milioni di euro richiesti, di cui 15 per realizzare l’ampliamento e la copertura del teatro D’Annunzio e 5 per costruire il parcheggio di scambio a Pescara sud. Altri 5 sono stati promessi dal Comune. In realtà, le richieste dei finanziamenti partite dal capoluogo adriatico due anni fa, durante la giunta D’Alfonso, erano state accantonate. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha spiegato come sono andate le cose. Nel 2007, sono state sottoposte all’esame e all’approvazione del comitato dei ministri tutte le proposte presentate dai Comuni, compresa quella di Pescara, che riguardavano interventi infrastrutturali per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia.
«Il comitato, nella riunione del 23 novembre 2007», ha rivelato Albore Mascia citando la lettera di Letta, «considerando l’ammontare limitato delle risorse finanziarie inizialmente assegnate, ha potuto deliberare in via definitiva soltanto un ristretto selezionato programma di interventi infrastrutturali per i quali le risorse dovevano essere impegnate improrogabilmente entro l’anno». Il sottosegretario ha quindi fatto presente che «allo stato attuale, le risorse finanziarie occorrenti non hanno ancora formato oggetto di un apposito provvedimento normativo e quindi, nella positiva eventualità di nuovi finanziamenti, non mancherà l’intento di sottoporre nuovamente all’esame del comitato dei ministri il progetto relativo alla città di Pescara». «La richiesta del capoluogo adriatico», ha fatto notare il sindaco, «non è stata stralciata, né bocciata e né tantomeno sono stati dirottati altrove i fondi.
Molto più semplicemente il comitato dei ministri, come ben sa lo stesso centrosinistra che nel febbraio 2008 guidava la città, ha inizialmente deciso di finanziare un primo lotto di interventi, evidentemente ritenuti più urgenti in vista delle celebrazioni». I soldi, quindi, dovrebbero arrivare anche se non si sa quando. Pescara può, forse, tornare a sperare di realizzare il progetto del teatro D’Annunzio, ritenuto dal governo uno dei più belli dal punto di vista architettonico tra quelli presentati. Lo ha rivelato l’ex vice presidente della Regione, Enrico Paolini. Il progetto del teatro prevede la realizzazione di una copertura mobile, a forma di conchiglia, per consentirne l’utilizzo anche d’inverno. Poi, l’ampliamento del palcoscenico e della platea con 2mila posti in più.
Gianni Letta, nella sua lettera, ha detto chiaramente che i progetti di Pescara verranno sottoposti a breve all’esame del comitato dei ministri per l’erogazione dei fondi necessari. Arriveranno così i 20 milioni di euro richiesti, di cui 15 per realizzare l’ampliamento e la copertura del teatro D’Annunzio e 5 per costruire il parcheggio di scambio a Pescara sud. Altri 5 sono stati promessi dal Comune. In realtà, le richieste dei finanziamenti partite dal capoluogo adriatico due anni fa, durante la giunta D’Alfonso, erano state accantonate. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha spiegato come sono andate le cose. Nel 2007, sono state sottoposte all’esame e all’approvazione del comitato dei ministri tutte le proposte presentate dai Comuni, compresa quella di Pescara, che riguardavano interventi infrastrutturali per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia.
«Il comitato, nella riunione del 23 novembre 2007», ha rivelato Albore Mascia citando la lettera di Letta, «considerando l’ammontare limitato delle risorse finanziarie inizialmente assegnate, ha potuto deliberare in via definitiva soltanto un ristretto selezionato programma di interventi infrastrutturali per i quali le risorse dovevano essere impegnate improrogabilmente entro l’anno». Il sottosegretario ha quindi fatto presente che «allo stato attuale, le risorse finanziarie occorrenti non hanno ancora formato oggetto di un apposito provvedimento normativo e quindi, nella positiva eventualità di nuovi finanziamenti, non mancherà l’intento di sottoporre nuovamente all’esame del comitato dei ministri il progetto relativo alla città di Pescara». «La richiesta del capoluogo adriatico», ha fatto notare il sindaco, «non è stata stralciata, né bocciata e né tantomeno sono stati dirottati altrove i fondi.
Molto più semplicemente il comitato dei ministri, come ben sa lo stesso centrosinistra che nel febbraio 2008 guidava la città, ha inizialmente deciso di finanziare un primo lotto di interventi, evidentemente ritenuti più urgenti in vista delle celebrazioni». I soldi, quindi, dovrebbero arrivare anche se non si sa quando. Pescara può, forse, tornare a sperare di realizzare il progetto del teatro D’Annunzio, ritenuto dal governo uno dei più belli dal punto di vista architettonico tra quelli presentati. Lo ha rivelato l’ex vice presidente della Regione, Enrico Paolini. Il progetto del teatro prevede la realizzazione di una copertura mobile, a forma di conchiglia, per consentirne l’utilizzo anche d’inverno. Poi, l’ampliamento del palcoscenico e della platea con 2mila posti in più.