Lutto nella marineria di Pescara, è morto Mario “lu russ”

Mario Pennese, aveva 74 anni. Dipendente comunale e idraulico, è stato tra i protagonisti di Borgo marino nord
PESCARA. Era un figlio della marina, anche se in mare non era mai andato per via di un incidente in moto che aveva avuto da ragazzo. Si è spento all'alba di ieri Mario Pennese, classe 1942, conosciuto come “Mario lu russ” per la fisionomia che assumeva quando sorrideva, ma conosciuto soprattutto per la sua bontà, sempre pronto a mettere a disposizione degli altri la sua lunga esperienza da idraulico e da tuttofare. «Era sempre pronto a dare una mano ai più disagiati, ai più poveri», ricordano i familiari, «e lo faceva gratis».
«Era quello che quando stava in banchina», ricorda il nipote Riccardo Padovano, «era sempre pronto ad aiutare chi rientrava dal mare, e poi era uno che non buttava niente, abile a riciclare tutto e a metterlo a disposizione di chi ne aveva bisogno». Padre di Cetteo, Filippo e Maria Letizia, Mario Pennese è stato dipendente comunale dove ha lavorato come operatore ecologico e dove ancora in tanti lo ricordano con grande affetto. Ma la sua abilità era proprio come idraulico, mestiere che aveva imparato all’età di sette anni per poi farne un’arte personale che metteva al servizio di chiunque lo chiamasse.
«C’era sempre per tutti», racconta la nipote Francesca Iacone, «sempre disponibile, pronto a lavorare per chiunque avesse bisogno, per chiunque chiedesse un favore. Spesso capitava che i cittadini si rivolgevano a lui con pretese e orari assurdi, ma Mario c'era sempre: di domenica, a Natale, a Pasqua, nei giorni delle comunioni e dei matrimoni, sempre pronto a dare una mano ai più disagiati, ai più poveri. Non si sottraeva, anzi, lavorava gratis». Negli anni del boom dell’edilizia a cavallo tra i Sessanta e i Settanta, ha partecipato proprio come idraulico specializzato alla costruzione di varie strutture, come palazzo Monti, la scuola di Borgo Marino e gli uffici e della Regione, ma restava la Marina nord la sua casa, dove era cresciuto e dov’era benvoluto da tutti.
«Con lui se ne va un pezzo di storia della nostra marineria», rimarca Riccardo Padovano che di lui dice ancora: «Non ha mai fumato, mai abusato di alcol, mai bestemmiato e mai litigato con nessuno. Ripeteva l’importante è che ci sia la salute, qualunque cosa succeda. Ma proprio la malattia non gli ha dato scampo».
I funerali si svolgeranno oggi alle 15,30 nella chiesa di Sant’Andrea e il borgo marinaro lo seguirà a piedi, in un corteo funebre che prima di arrivare in chiesa passerà per l’ultima volta in mezzo alle case dei pescatori. ©RIPRODUZIONE RISERVATA