PESCARA. Con la partenza del procuratore Massimiliano Serpi da Pescara, si apre ufficialmente la successione alla poltrona della più importante procura abruzzese.
I tempi, però, saranno relativamente brevi per diversi motivi. Innanzitutto, Serpi è dimissionario avendo scelto di lasciare il servizio quattro mesi prima della naturale scadenza per raggiunti limiti di età.
Per cui bisognerà attendere che la vacanza del posto venga pubblicata. Poi, naturalmente, ci sono i tempi tecnici per definire l'iter, piuttosto complesso, per l'esame delle eventuali domande e per arrivare all'individuazione di chi avrà i requisiti necessari per aspirare alla guida della procura pescarese. Sarà una corsa interessante soltanto se si pensa che la procura pescarese, negli ultimi anni, ha sfornato ben tre procuratori capo che si sono insediati a Vasto (Giampiero Di Florio) Sulmona (Giuseppe Bellelli) e Lanciano (Mirvana Di Serio).
In ogni caso si parla di almeno sette, otto mesi prima di arrivare alla nuova nomina. E in questo periodo, a guidare la procura, sarà naturalmente l'attuale procuratore aggiunto, Anna Rita Mantini che svolgerà le funzioni di procuratore capo. Ma l'organico di Pescara resta comunque carente perché mancano ancora due sostituti per completare la rosa.
Dopo le partenze di Barbara Del Bono, Valentina D'Agostino e Paolo Pompa, attualmente c'è soltanto il nuovo pm Benedetta Salvatore (uditrice con il pm Anna Benigni) che è in attesa di prendere il posto di Pompa, cosa che dovrebbe avvenire a stretto giro.
Un altro posto è stato già assegnato sulla carta a Pescara, ma non ancora è stato individuato chi sarà il magistrato. Resterà quindi scoperto un solo posto che comunque potrebbe venire coperto entro il prossimo anno se tutto andrà per il verso giusto. Attualmente i sostituti pescaresi, oltre all'aggiunto Mantini, sono Andrea Papalia, Rosangela Di Stefano, Anna Benigni, Luca Sciarretta, Salvatore Campochiaro, Marina Tommolini, Andrea Di Giovanni e Fabiana Rapino. (m.cir.)
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