Montesilvano, ordinanza contro la prostituzione: divieti fino a ottobre

Firmata dal sindaco Di Mattia mira a colpire la clientela non sarà possibile nemmeno fermarsi con l’auto

MONTESILVANO. Giro di vite contro la prostituzione a Montesilvano. Per contrastare il triste fenomeno, molto diffuso nella città adriatica in particolare sul lungomare, dal 6 luglio al 30 settembre, sarà in vigore un’apposita ordinanza contingibile e urgente. Si tratta della numero 118, firmata dal sindaco Attilio Di Mattia e promossa dell’assessore alla sicurezza, Vittorio Iovine, che mira a colpire la clientela delle prostitute. L’ordinanza prevede il divieto su tutto il territorio comunale, a conducenti e passeggeri di mezzi di trasporto, di contrattare prestazioni sessuali e intrattenersi, anche solo per chiedere informazioni, con persone che esercitano attività di meretricio su strade in prossimità di abitazioni, spazi e luoghi pubblici e demaniali o aperti al pubblico.

«Il fenomeno della prostituzione su strada», sottolinea il primo cittadino, «offende la pubblica decenza, in alcune occasione preclude spazi pubblici, senza poi trascurare i rischi alla sicurezza della circolazione per i comportamenti imprudenti di chi, alla guida del proprio veicolo, si pone alla ricerca di prestazioni sessuali a pagamento». Per questo il sindaco garantisce anche un’attenta attività di controllo da parte della forze di polizia, incaricate di vigilare sul territorio e di punire i trasgressori con sanzioni che andranno da un minimo di 25 euro a un massimo di 500. Multe il cui tetto minimo potrebbe aumentare già a partire da domani quando, in mattinata, approderà in giunta una delibera, sempre su proposta dell’assessore Iovine, con la quale verrà deciso l'aumento della sanzione minima da comminare alla clientela. «Credo si debba dare un doppio segnale», ha spiegato l'assessore alla sicurezza, «da un lato non vessare oltremodo i cittadini con sanzioni che spesso equivalgono all’intera pensione mensile e che possono essere difficilmente esigibili, dall’altro non sottovalutare l’antigiuridicità e la riprovevolezza della condotta di chi mostra di inserirsi senza remore nell’ignobile catena dello sfruttamento del corpo della donna non facendosi alcuno scrupolo ad avvantaggiarsi per mero godimento personale di quella che è fin troppo spesso una condizione di vera e propria schiavitù».

Allo stesso tempo Iovine si farà «portatore di una proposta volta all’acquisizione di cartellonistica elettronica da destinare alle informazioni sulle ordinanze in vigore sul territorio», aggiunge, «e in generale alle informazioni da dare alla popolazione in caso di pericoli imminenti, ad esempio allarmi meteo». «Insomma», conclude il sindaco Di Mattia, «chi pensa di poter venire a Montesilvano per intercettare prostitute è avvisato».

Antonella Luccitti

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