Morandi a Roccaraso «Se uno su mille ce la fa quello è un abruzzese»
Il cantante fa footing sulla Piana delle 5 miglia e si racconta «Sono stato all’Aquila dopo il sisma, siete gente forte»
ROCCARASO. Se dovesse dedicare una delle sue canzoni all’Abruzzo, Gianni Morandi non avrebbe dubbi: “Uno su mille ce la fa”. Il brano gli ricorda il carattere forte e gentile di quegli abruzzesi che ha avuto modo di conoscere fin dagli inizi della sua carriera. Si racconta e parla del suo rapporto con la nostra terra il popolare artista, in questi giorni a Roccaraso per allestire il suo tour “Solo insieme 2014 – Live 7.0”, che partirà in anteprima nazionale proprio dal palasport “Bolino” mercoledì alle 21.30.
«La prima volta che sono venuto in Abruzzo è stato moltissimi anni fa», racconta Morandi. «L’ultima, invece, appena dopo il terribile sisma dell’Aquila, quando tenni un concerto nel periodo natalizio». Ma basta andare un po’ più indietro nel tempo perché il cantante riporti alla mente altri momenti trascorsi nella nostra regione, proprio agli inizi della sua lunga e brillante avventura in musica: «La mia è una lunga carriera. Ho cominciato a cantare da ragazzino e ricordo un concerto nel cinema-teatro di Popoli tra il 1963-1964. Ricordo con piacere Sulmona, Teramo e soprattutto L’Aquila, devastata dal terremoto». Con garbo e disponibilità il cantante parla così del “suo” Abruzzo e quando gli si chiede di scegliere tra le sue canzoni una che lo faccia pensare alla nostra terra, non ha dubbi: “Uno su mille ce la fa”. E ancora una volta la mente corre al capoluogo di regione, distrutto dal sisma. «La ferita dell’Aquila è difficile da rimarginare», dice, «ma vedo che gli abruzzesi hanno un bel carattere, sono forti e quindi ce la faranno. Se “uno su mille ce la farà”, quello è un abruzzese».
Gianni Morandi è arrivato sabato a Roccaraso. La data 0 del tour è organizzata da Geppy Eventi e Massimo Di Francesco Produzione, in collaborazione con il Comune di Roccaraso. Per Morandi è la prima volta sull’Altopiano delle Cinque Miglia, ma si è subito sentito a casa, circondato dall’affetto degli abitanti, che lo hanno accolto con calore ed entusiasmo, anche ieri mattina quando in molti lo hanno incontrato mentre faceva footing lungo le strade del centro montano. «È la prima volta che vengo a Roccaraso», affermai. «Ne avevo sempre sentito parlare e mi fa piacere fermarmi qui qualche giorno. Questa mattina (ieri ndc) ho fatto una corsetta di una decina di chilometri e ho visto che Roccaraso è un bel posto, molto gradevole, in cui si sta bene. Anche se non era una bellissima giornata (sorride) ma va bene lo stesso». Pensava di potersi godere la passeggiata in incognito, Morandi, ma non è bastata la tenuta sportiva a tenerlo a riparo dall’interesse di fan e ammiratori.
«Mentre correvo avevo un cappellino, pensando di essere abbastanza anonimo, invece molte persone mi riconoscevano e mi salutavano. Con alcuni ci siamo fermati e abbiamo scattato delle foto insieme». E la corsa mattutina è servita a dargli ancora un po’ di carica in vista del prossimo concerto che segnerà il suo ritorno al live dopo alcuni anni di assenza. «Debutterò qui a Roccaraso in anteprima nazionale», spiega, aggiungendo che si tratta di «una tappa importante, perché dopo cinque anni dall’ultima tournée, ritorno a cantare. E mi fa piacere che avvenga in questa terra, dove sono felice di potermi fermare per qualche giorno». Una grande prova del 9 anche per il concerto che, dopo l’Abruzzo, toccherà Casalecchio di Reno (Bologna) - Unipol Arena (il 10 maggio), Torino - Palaolimpico (17 maggio), Roma- Palalottomatica (24 maggio) e Taormina-Teatro Antico (31 maggio).
«Il primo segnale quindi lo riceverò proprio dal pubblico abruzzese a Roccaraso», osserva Morandi. «Canterò oltre 40 canzoni con qualche novità e qualche brano nuovo». Tra cui quelli tratti dal suo ultimo album “Bisogna Vivere”, che porta il titolo del singolo in programmazione nelle radio, insieme a “Solo insieme saremo felici”. Sul palco con lui una band di 15 musicisti che darà vita a quasi 3 ore di musica, con la regia di Michele Ferrari. «Sarà una sintesi della mia vita in musica»: parola dell’eterno ragazzo di Monghidoro.
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