PENNE

Morte Gabriele Giancaterino, l’autopsia conferma il gesto volontario

25 Febbraio 2025

Eseguita l’autopsia sul corpo di Gabriele Giancaterino: confermata l’ipotesi del gesto volontario. Il 32enne era stato trovato senza vita nel rudere in ristrutturazione, nel centro storico di Pianella

PENNE. Non resta che indagare sul suo passato e cosa possa averlo portato a compiere quel gesto. Ieri, l’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio ha confermato l’ipotesi che ormai andava avanti da giorni sul ritrovamento del corpo: Gabriele Giancaterino, 32 anni, si è tolto la vita con un fendente sotto lo sterno che non gli ha lasciato scampo. Il colpo è arrivato fino al cuore.

Dopo il nullaosta della Procura, che può arrivare già questa mattina, la salma verrà restituita alla famiglia per i funerali, che si terranno a Penne.

Giovedì scorso, poco dopo le 15, il corpo del 32enne, architetto di professione, è stato ritrovato dal fratello 24enne e dalla madre nella casetta di Pianella che stava ristrutturando. Gabriele Giancaterino era prono a terra in una pozza di sangue e con un coltello dal manico nero conficcato nell’addome.

L’autopsia, durata circa quattro ore, ha confermato l’ipotesi del gesto volontario. Anche alcuni elementi trovati dentro il vano cucina confermano la pista del gesto volontario. Gli inquirenti sul tavolo hanno trovato alcuni coltelli da cucina, almeno cinque, di diverse dimensioni e un affilacoltelli. Ma è la posizione del fendente conficcato sotto lo sterno a svelare un altro dettaglio fondamentale. La lama non ha trafitto la maglia: ciò vuol dire che la maglia è stata sollevata. Poi è partito il colpo fatale.

Nessun urlo, nessun lamento che ha permesso ai vicini di casa di accorgersi subito dell’accaduto. Solo le grida disperate di un fratello e di una madre che, aprendo la porta di quella casa, si sono trovati davanti quella scena. «Non ce lo doveva fare questo, non ce lo doveva fare». Le parole di una madre sconvolta che risuonavano giovedì scorso davanti agli inquirenti.

Non resta che indagare sul passato del giovane che abitava nella frazione di San Pellegrino, a Penne, con la mamma e il fratello, ma da alcuni anni stava ristrutturando un vecchio rudere in vico delle Fanciulle, a Pianella, per andarci ad abitare. Quel ragazzo, una laurea in architettura e una quotidianità apparentemente tranquilla, a Pianella non aveva stretto legami quasi con nessuno. Ma si era fatto benvolere. Dopo il diploma al liceo Luca da Penne, Giancaterino si era laureato con 110 e Lode in Architettura all’università d’Annunzio con una tesi su Francavilla. Gli inquirenti hanno sequestrato il telefonino del 32enne: un’analisi che può far luce sul suo passato.