Muore accanto al trattore acceso, addio all’imprenditore della carta

25 Novembre 2024

Mario Canale, 76 anni, stava facendo alcuni lavori in campagna quando ha accusato un malore Aveva fondato l’azienda “Pescara Recuperi”, il figlio: «È stato il pioniere del macero in città»

ALANNO. Lo hanno trovato steso a terra, vicino al suo trattore ancora acceso. È morto così Mario Canale, 76 anni di Pescara e storico fondatore dell’azienda di riciclaggio carta e cartone “Pescara Recuperi”.
Ieri mattina, intorno alle 9, il 76enne era andato nei terreni di contrada Prati, ad Alanno, per svolgere alcune faccende agricole e per passare la mattinata in compagnia di alcuni suoi amici, che sarebbero arrivati intorno alle 10 per fare colazione tutti insieme. L’uomo aveva appena messo il gasolio al trattore e lo aveva acceso per fare alcuni lavori sul terreno, così come era solito fare in questi giorni. Poco prima di mettersi al lavoro, il 76enne ha accusato un malore che non gli ha lasciato scampo e si è accasciato a terra, accanto al suo trattore rimasto acceso. Poco dopo, sono arrivati i suoi amici, invitati da lui per fare colazione insieme ad Alanno. Sono stati proprio loro a soccorrerlo e dare l’allarme.
Sul posto, a sirene spiegate, è arrivata anche l’ambulanza del 118: medici e infermieri hanno subito tentato le manovre di rianimazione, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare, era già morto. In contrada Prati, ad occuparsi dei rilievi sono stati i carabinieri della stazione di Alanno. «Papà aveva da sempre la passione per la campagna», racconta il figlio Nunzio che gestisce l’azienda di famiglia, «non riusciva mai a stare fermo, anche se ormai era in pensione. Amava troppo il suo lavoro, non si riusciva a staccare. Continuava anche a 76 anni ad aiutarci in azienda».
Canale aveva aperto l’azienda “Pescara Recuperi” che si occupa di riciclaggio carta e cartone prima a Pescara e poi dal 2001 in località Pescarina, a Villa Raspa in Spoltore.
Da oltre 50 anni, l’azienda fondata da Canale si occupa del recupero, del trasporto e della lavorazione di carta e cartone, plastica, ferro, metallo e legno. «Papà, con la sua azienda, è stato uno dei pionieri in città della raccolta della carta da macero negli anni ’70», continua il ricordo del figlio Nunzio. Canale era molto legato ai suoi nipoti Davide, Riccardo ed Emma.
Il 76enne lascia la moglie Loredana, i figli Nunzio e Valeria, la nuora Rosalba, la sorella Maria, i fratelli Tonino e Alessandro. Da ieri la camera ardente è stata allestita alla casa funeraria De Florentiis, in via Raiale 183, a Pescara.
Questo pomeriggio, alle 15.30, saranno celebrati i funerali nella chiesa della Visitazione di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, a Pescara.
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