PESCARA
Naiadi, le società danno l’allarme: "La struttura si sta deteriorando"
Appello delle associazioni sportive alla Regione per trovare subito un gestore. Annunciata per i prossimi giorni una manifestazione davanti al Comune con centinaia di atleti
PESCARA. Tornano a protestare le associazioni sportive danneggiate dalla prolungata chiusura delle Naiadi. In una lettera aperta, firmata dalle società sportive Club aquatico Pescara, Gollum climbing e Swim action, lanciano un appello affinché si trovi il modo più rapido e più funzionale per fare riaprire la struttura sportiva.
Le associazioni firmatarie dicono no a «ipotesi puramente politiche e a paventate soluzioni di gestione pubblica: già in passato hanno portato ad esiti fallimentari che ricordano vagamente l'azienda di soggiorno e i suoi risultati disastrosi», si legge nella lettera. Le associazioni si dicono pronte a manifestare nei prossimi giorni davanti al municipio con più di 600 atleti per chiedere un confronto pubblico, tra utenza sportiva, Regione e Comune.
«Il Comune, invece di essere una garanzia per una rapida riapertura», sostengono le associazioni, «sta di fatto ponendo un freno alle soluzioni delineate tramite un project ventennale, viste le mancate competenze al suo interno che andrebbero reperite mediante lunghe procedure di evidenza pubblica. L’impianto ha bisogno di immediati e cospicui investimenti che in nessun caso possono essere garantiti, nei tempi richiesti, da una gestione pubblica».
«Ogni giorno che passa», precisano, «le condizioni stesse della struttura si deteriorano sempre più e potrebbero non rendere più sostenibile alcuna azione da parte di un privato che rischia i propri capitali. Ricordiamo che le associazioni sportive che chiedono a gran voce la riapertura delle Naiadi, sono portatrici di numeri di centinaia, se non migliaia, di atleti tesserati e delle loro famiglie, tra cui molti atleti di interesse nazionale che sono costretti a girovagare da mesi per potersi allenare».
Lo stesso Club aquatico Pescara sta per disputare i play off di pallanuoto maschile serie B senza avere una sede per la preparazione e per le partite. L'associazione Gollum climbing academy, da quasi 13 anni alle Naiadi, è riuscita a portarsi ai vertici delle classifiche, con ben 3 atleti in nazionale e una squadra giovanile tra le più forti d'Italia. Il presidente di Gollum Roberto Cantalini è scoraggiato da questa situazione. «Abbiamo visto la nostra struttura di arrampicata deteriorarsi e marcire anno dopo anno, nonostante tutti i nostri sforzi anche economici», dice, «abbiamo bisogno di continuità, per poter avere progettualità futura. Il nostro obiettivo sono le Olimpiadi di Parigi 2024, ma siamo completamente disarmati senza una valida parete di allenamento. Siamo convinti che il project di Pomilio, proprio grazie alle caratteristiche di lunga durata e di investimenti, abbia tutte le carte in regola per fare della struttura il fiore all'occhiello per tutti quei ragazzi che vogliono fare dello sport ed in particolare dello sport agonistico, una ragione ed uno stile di vita».
Le associazioni sportive vogliono, quindi, per Le Naiadi una società tecnicamente capace e pronta a riaprire in 20 giorni e soprattutto che non debba attendere le lunghe burocrazie legate a una gestione pubblica.
Ribadiscono di attendere il project financing da tempo, tanto è vero che tutto quello che è stato fatto negli ultimi anni doveva servire da ponte proprio verso questo grande progetto, legato ad un nome di alto profilo, quello di Amedeo Pomilio, considerato garanzia di attenzione verso il nuoto, la pallanuoto e l'agonismo in generale. «Bisogna quindi», ripetono le associazioni, «dare subito il via ad un progetto, legato ad un impegno di svariati milioni di euro, garanzia importante per l'efficientamento energetico dell'impianto e per porre le basi ad un modo finalmente nuovo di intendere lo sport. È importante avere la possibilità di una gestione a lungo termine, che dia una visione strategica e una garanzia di stabilità per atleti, famiglie e dipendenti». (e.r.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA