Nel bilancio spunta la grana dei Giochi del Mediterraneo

Mancano all’appello 235mila euro per le spese dell’evento organizzato nel 2015 Protesta M5S in Consiglio comunale. E i revisori congelano la copertura: verificare

PESCARA. A distanza di due settimane dall’avvio della sessione dedicata ai conti del Comune, ieri il consiglio è riuscito finalmente ad approvare il bilancio di quest’anno da 110 milioni di euro. Hanno votato a favore 20 consiglieri della maggioranza compresi i 2 della Lista Teodoro; contrari i 3 del Movimento 5 Stelle; mentre gli esponenti del centrodestra non hanno votato. È stato un lavoro lungo e sofferto fino all’ultimo e ieri, quando l’apposita delibera era ormai in dirittura d’arrivo, è scoppiata una polemica che ha fatto temere un ennesimo rinvio del varo del documento contabile. La polemica è stata sollevata dal Movimento 5 Stelle, quando in aula è spuntato un sub emendamento per coprire un debito di 235mila euro lasciato in eredità dalla fondazione che ha organizzato i Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia del 2015.

Spese extra, per la verità, che l’amministrazione comunale aveva già tentato di ripianare l’estate scorsa inserendole nei debiti fuori bilancio. Ora sono riemerse prima dell’approvazione del documento contabile, ma i revisori hanno mosso dei rilievi sull’operazione costringendo l’amministrazione a congelare la somma che, dunque, almeno per il momento non potrà essere utilizzata per saldare il debito.

Tanto è bastato per far scoppiare un caso. «I revisori dei conti hanno confermato le nostre forti perplessità in merito a questa vicenda», ha detto la capogruppo dei 5 Stelle Enrica Sabatini, «c’è la necessità di verificare come siano stati spesi questi 235mila euro e le responsabilità di chi lo abbia permesso». «Dobbiamo capire», ha aggiunto la capogruppo, «se siano state autorizzate spese senza copertura o se, peggio, ci sia stato un supino atteggiamento dell’amministrazione nel mancato controllo di tali spese».

«Nel luglio scorso», ha ricordato la consigliera dei 5 Stelle Erika Alessandrini, «chiedemmo una commissione speciale d’inchiesta, perché volevamo far luce sulle cause di tali spese fuori budget, ma ci è stata negata. E oggi non si comprende perché il Comune, pur non avendo obblighi giuridici, voglia assolutamente pagare una somma che non gli compete. Senza parlare dell’eccessivo nervosismo che si percepisce sull’argomento, sia da parte del centrosinistra, che del centrodestra: si potrebbe pensare che siano scomode verità da tenere nascoste». Il riferimento è ad un attacco subìto dalla consigliera, durante il suo intervento, da parte del capogruppo di Pescara futura Carlo Masci. «M5S andrà avanti per chiarire le responsabilità del buco e per le eventuali responsabilità patrimoniali dirette di chi ha sbagliato, coinvolgendo la Regione e il Parlamento, se necessario», ha concluso la Alessandrini.

Congelata la somma per i Giochi, il bilancio è passato con poche modifiche tecniche. L’amministrazione comunale tuttavia, alla luce anche dell’accordo raggiunto con la Lista Teodoro, si è impegnata ad aumentare alcuni capitoli di spesa considerati carenti con variazioni di bilancio nei prossimi mesi.

In proposito, l’aula ha approvato un ordine del giorno con cui si invitano sindaco e giunta a trovare ulteriori risorse per le politiche sociali, la cultura, la pulizia, la manutenzione e la sicurezza della città.

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