Odoardi e la falconiera
Il regista di Lanciano gira in Olanda «Tunnel vision»
Sono iniziate ieri all’interno di una discarica nel sud dell’Olanda le riprese del nuovo film di Stefano Odoardi, filmaker originario di Lanciano e da tempo operante artisticamente ad Amsterdam, scritto da Sytske Kok e prodotto dalla Lemming Film (Olanda), dal titolo «Tunnel vision».
Nel cast Sanneke Bos nel ruolo principale della donna con il falco, Serge Prins che interpreta un ragazzo sordo di 14 anni, Raymond Thiry, Ergun Simsek, Johnny de Mol e Teun Kuilboer. La fotografia del film sarà curata dall’olandese Adri Schrover ed il montaggio da Natalie Alonso Casale. Il nuovo film di Stefano Odoardi è girato nella discarica di Tilburg e ha come protagonista una donna falconiera solitaria e intenta a mettere in fuga minacciosi stormi di uccelli con i predatori da lei ammaestrati. Ispirato a una storia reale «Tunnel vision» racconta di una gravidanza nascosta che provoca inquietudine tanto alla donna che la vive sulla propria pelle quanto a chi le vive al fianco. Una storia cruda e che non lascia spazio a sentimentalismi, un caso inconscio di maternità per mostrare come «spesso la mente umana neghi la realtà, a volte inconsciamente».
Il film ha un budget di 500mila euro e si vale dell’interpretazione di attori affermati nel nord Europa.
«Il progetto di Tunnel vision (One night stand: Tunnelvisie)», racconta Odoardi, «è stato il primo a essere contrattato di otto selezionati su 150 presentati alla commissione. Mi sento sempre di più un autore olandese. Vivere nel nord Europa mi permette di concentrarmi di più sul cinema e l’arte visiva. Il Italia il quotidiano con le sue problematiche spesso distolgono dal proposito originale. Un film come questo in Italia non avrei potuto farlo considerando che poi sarebbe andato in tv. Qui le fiction trattano di storie di polizia, medici o carabinieri. Per gli autori esiste una sorta di autocensura e ci si adatta a limitarsi a certi temi».
Prima dell’uscita in sala e sul grande schermo «Tunnel vision» sarà presentato a settembre al Festival del cinema olandese. Con la regista e sceneggiatrice Sytske Kok, Odoardi ha anche scritto il lungometraggio «Thomas, un film che ora potrà soltanto beneficiare a livello produttivo di un nuovo finanziamento proprio dall’Olanda e magari una coproduzione con l’Italia. E’ un periodo in cui sono legato al fare cinema. A tal proposito ho anche quasi terminato la postproduzione dell’altro mio nuovo film “Mancanza”, un lavoro che dovrebbe iniziare presto un suo percorso nei festival». Girato in un bosco vicino Torino di Sangro con gli attori Sebastiano Filocamo, Marzia Tedeschi, Anita Kravos e 15 attori non professionisti, montaggio di Gianluca Stuart, «Mancanza», produzione coreana, esordirà a fine aprile al festival cinematografico in Corea per aver vinto il premio come miglior progetto Work in progress.
Jolanda Ferrara

Nel cast Sanneke Bos nel ruolo principale della donna con il falco, Serge Prins che interpreta un ragazzo sordo di 14 anni, Raymond Thiry, Ergun Simsek, Johnny de Mol e Teun Kuilboer. La fotografia del film sarà curata dall’olandese Adri Schrover ed il montaggio da Natalie Alonso Casale. Il nuovo film di Stefano Odoardi è girato nella discarica di Tilburg e ha come protagonista una donna falconiera solitaria e intenta a mettere in fuga minacciosi stormi di uccelli con i predatori da lei ammaestrati. Ispirato a una storia reale «Tunnel vision» racconta di una gravidanza nascosta che provoca inquietudine tanto alla donna che la vive sulla propria pelle quanto a chi le vive al fianco. Una storia cruda e che non lascia spazio a sentimentalismi, un caso inconscio di maternità per mostrare come «spesso la mente umana neghi la realtà, a volte inconsciamente».
Il film ha un budget di 500mila euro e si vale dell’interpretazione di attori affermati nel nord Europa.
«Il progetto di Tunnel vision (One night stand: Tunnelvisie)», racconta Odoardi, «è stato il primo a essere contrattato di otto selezionati su 150 presentati alla commissione. Mi sento sempre di più un autore olandese. Vivere nel nord Europa mi permette di concentrarmi di più sul cinema e l’arte visiva. Il Italia il quotidiano con le sue problematiche spesso distolgono dal proposito originale. Un film come questo in Italia non avrei potuto farlo considerando che poi sarebbe andato in tv. Qui le fiction trattano di storie di polizia, medici o carabinieri. Per gli autori esiste una sorta di autocensura e ci si adatta a limitarsi a certi temi».
Prima dell’uscita in sala e sul grande schermo «Tunnel vision» sarà presentato a settembre al Festival del cinema olandese. Con la regista e sceneggiatrice Sytske Kok, Odoardi ha anche scritto il lungometraggio «Thomas, un film che ora potrà soltanto beneficiare a livello produttivo di un nuovo finanziamento proprio dall’Olanda e magari una coproduzione con l’Italia. E’ un periodo in cui sono legato al fare cinema. A tal proposito ho anche quasi terminato la postproduzione dell’altro mio nuovo film “Mancanza”, un lavoro che dovrebbe iniziare presto un suo percorso nei festival». Girato in un bosco vicino Torino di Sangro con gli attori Sebastiano Filocamo, Marzia Tedeschi, Anita Kravos e 15 attori non professionisti, montaggio di Gianluca Stuart, «Mancanza», produzione coreana, esordirà a fine aprile al festival cinematografico in Corea per aver vinto il premio come miglior progetto Work in progress.
Jolanda Ferrara
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