PESCARA. Christopher accoltellato alle spalle, in una domenica di inizio estate, dall’amico con cui aveva passato le vacanze dell’anno prima in giro con il motorino, e da un altro coetaneo che neanche conosceva, e che l’ha colpito mentre era a terra esanime. Christopher che non ha fatto in tempo a compiere 17 anni (il 30 agosto) e che in quel maledetto parco di via Raffaello, il 23 giugno scorso, ci si è ritrovato alla fine di un weekend con gli amici “rubato” con la fuga dalla comunità molisana dove aveva deciso di raddrizzare le prime pieghe della sua giovane vita.

È per lui, oggi, che la giustizia si esprimerà alla fine dell’udienza in programma alle 10 al Tribunale dei minorenni dell’Aquila. I due sedicenni accusati dell’omicidio con le aggravanti della crudeltà (per le 25 coltellate inferte), e dei futili motivi (per un debito di 70 euro da aggiungere ad altri 200 euro che rivendicava l’amico che per primo lo ha accoltellato) seguiranno da remoto, collegati uno dal carcere di Roma e l’altro da quello di Bari.

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