PESCARA
Operazione anti-droga, lo spaccio con i figli minorenni /AGGIORNAMENTI
Misure cautelari nei confronti di dieci componenbti di due famiglie di Cappelle sul Tavo e Montesilvano, 28 indagati e perquisizioni anche nelle provincie di Chieti, Ascoli Piceno e Pesaro-Urbino
PESCARA. Dieci misure cautelari personali e diverse perquisizioni nelle provincie di Pescara, Chieti, Ascoli Piceno e Pesaro-Urbino sono state effettuate dai carabinieri del Comando provinciale di Pescara. I provvedimenti sono stati disposti dal giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Pescara, su richiesta della procura della Repubblica, a seguito delle indagini nei confronti di una organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle indagini erano stati eseguiti altri sei arresti.
I dettagli sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa tenuta dal comandante provinciale, colonnello Riccardo Barbera, e dal tenente Giovanni Rolando.
I provvedimenti sono stati disposti dal Gip del Tribunale di Pescara Antonella Di Carlo su richiesta del pm Luca Sciarretta. Sono sei uomini e quattro donne di due famiglie di Cappelle sul Tavo e Montesilvano i destinatari delle misure cautelari. Dei dieci, 9 sono italiani, uno è di nazionalità albanese, in totale gli indagati sono 28. Per lo spaccio spesso gli indagati si servivano di minorenni.
In un sequestro del 21 novembre 2021 i carabinieri recuperarono 25 kg di droga a San Benedetto del Tronto dove uno degli arrestati è stato trovato in possesso di oltre 15mila euro in contanti. Il valore della droga sequestrata, complessivi 28 kg fra eroina, cocaina, hashish e marijuana, ammonta in totale a 800mila euro.
Lo spaccio di droga al minuto avveniva nei quartieri Rancitelli e Fontanelle a Pescara dove le sostanze stupefacenti arrivavano dall’area balcanica. A gestire l'attività erano le famiglie storicamente dedite allo spaccio di stanza a Pescara, Montesilvano e Cappelle sul Tavo. A Montesilvano sono finiti in manette due coniugi, grossisti nel commercio dello stupefacente, che utilizzavano anche minorenni nell'attività illecita e che nascondevano la droga interrandola in aree di campagna vicine alla loro abitazione.
A Cappelle sul Tavo è stata individuata un’altra coppia, con legami di parentela con quella di Montesilvano, attiva nello smercio di importanti quantitativi di cocaina ed eroina a vari rivenditori al dettaglio del territorio del Pescarese e delle aree limitrofe, che utilizzava le stesse modalità dei coniugi montesilvanesi, per nascondere le sostanze stupefacenti.