DOPO VOTO
Ora è toto-giunta, si apre la partita per far rientrare in gioco Febbo
I posti sono sei, più l’assessore pescato dall’esterno del recinto degli eletti
L’AQUILA. «Non avremo problemi a fare la Giunta, non ci saranno litigi, attueremo i princìpi del buonsenso e della competenza e il riconoscimento di pesi e valori». Il toto-esecutivo del Marsilio bis parte da questa frase detta ieri mattina all’Aquila dal governatore.
Ma sarà davvero un passeggiato lungo una strada di pianura oppure no? Marsilio fa intendere di avere già la soluzione pronta che parte da un punto fermo. È Fratelli d’Italia, questa volta, l’azionista di maggioranza che detta le regole, e non la Lega, come accadde nel 2019. Quindi Marsilio sa di poter far quadrare il cerchio con più facilità.
I posti in giunta sono sei, più l’assessore pescato dall’esterno del recinto degli eletti. FdI, con otto consiglieri, dovrebbe occupare le prime tre postazioni nell’esecutivo del suo leader per le quali è già possibile ipotizzare i nomi. Ovvero Mario Quaglieri, Paolo Gatti e Nicola Campitelli con l’opzione di una donna, Tiziana Magnacca. Alla Lega questa volta andrà un solo posto, contro i quattro di cinque anni fa, ed Emanuele Imprudente dovrebbe essere il prescelto come segnale di continuità.
Un assessorato spetta anche alla lista civica Marsilio Presidente alla quale le urne hanno conferito un peso politico equivalente a quello del Carroccio. Restano due sedie da occupare.
E una delle due è a disposizione di un esterno. Sulla carta spettano a Forza Italia. Una va a Roberto Santangelo. L’altro posto, per Marsilio, è la migliore occasione per disinnescare da subito il lodo Mauro Febbo, sorpassato a destra da Daniele D’Amario e rimasto fuori campo. A parti invertite oggi si ripete la stessa cosa del 2019, ma ora tocca al politico francavillese restituire il favore. Ps: per ogni assessore si spalancano le porte dell’aula alle retrovie. C’è posto per tutti, o quasi.(l.c.)