Orli e pieghe a 3 euro In corso Umberto i sarti cinesi low-cost

Scompaiono le botteghe artigiane e gli imprenditori orientali dopo ristoranti e centri massaggi si gettano sulle riparazioni

MONTESILVANO. Stirano camicie a un euro e pantaloni a 1,50, fanno gli orli dei jeans a 3 euro – se li volete con la piega «originale» e un po’ strappata il prezzo sale a 6 –, mettono toppe a 3 euro, stringono le gonne a 6 euro e rifoderano le giacche per 30. Non soltanto ristoranti e centri massaggi, i cinesi di Montesilvano puntano su un altro mercato: quello della sartoria. E lo fanno promettendo «precisione e velocità». Così c’è scritto sulle migliaia di volantini della sartoria Chen Chen che girano a pacchi nei bar e nei negozi della città. Un’attività che non si nasconde: il laboratorio è aperto in corso Umberto 409.

Prezzi a basso costo, è questa la ricetta dei sarti cinesi: i pantalosi si stringono o si allargano con 6 euro, si cambiano cerniere a partire da 5 euro, si accorciano le maniche di una giacca a 10 euro. E i prezzi non sono mai una sorpresa: il listino low-cost, pezzo forte di Chen Chen, è pubblicato sui volantini.

I cinesi si gettano a capofitto nel mercato delle riparazioni sartoriali: accade mentre le attività locali segnano il passo. Sul penultimo numero di Montesilvano Oggi abbiamo raccontato la storia del sarto di via Vestina, Giovanni Mammoli, uno che vuole restare al lavoro fino all’ultimo giorno ma sa già che nessun ragazzo della Colonnetta prenderà il suo posto, uno che ha smesso di fare vestiti su misura «perché non ne vale più la pena». Per tenersi i clienti, sul quinto numero, la sarta Rosa Roio della sartoria Ro’ che vanta 25 anni di attività ci ha detto che è pronto a praticare «prezzi da cinesi»: «Vogliamo competere con le sartorie cinesi che stanno spuntando in città: non abbiamo paura di loro soprattutto perché lavorare non ci ha mai spaventato», questa la convinzione della sarta specializzata in costumi di Carnevale.

Con la crisi che morde sono tutti d’accordo: si compra meno il nuovo e si aggiusta di più il vecchio. I cinesi puntano a questo mercato al ribasso e per intercettarlo non hanno paura di lavorare tanto: il laboratorio di corso Umberto è aperto dalle 8,30 fino alle 20 e cioè 11 ore e mezzo.

A Montesilvano la presenza cinese è forte: oltre ai ristoranti che servono riso alla cantonese e involtini primavera, da un anno si assiste al boom senza precedenti dei centri massaggi. Dietro vetrine fotocopia, tutte colorate di azzurro e rosa, si praticano massaggi a partire da una ventina di euro. Per capire quanto è importante il giro d’affari dei massaggi cinesi a Montesilvano, basta ricordare che soltanto in via Verrotti ne sono aperti 3; un altro si trova in via Vestina; un altro ancora in viale Europa, nel pieno centro della città.

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