INTERVISTA-1
Pagano (FI): «Berlusconi decisivo All’Aquila ci ha messo la faccia»
L’AQUILA. Il nuovo primo cittadino del capoluogo di regione, Pierluigi Biondi, candidato del centrodestra, aveva già «la vittoria in tasca». Quella del primo turno è stata soltanto una “apparente...
L’AQUILA. Il nuovo primo cittadino del capoluogo di regione, Pierluigi Biondi, candidato del centrodestra, aveva già «la vittoria in tasca». Quella del primo turno è stata soltanto una “apparente sconfitta”. Ne è convinto il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, che parla di «vittoria frutto di un grande lavoro di squadra».
Pagano, si aspettava questo ribaltone tra primo e secondo turno?
«Sono felice per l’esito del ballottaggio all’Aquila. Una vittoria travolgente che è stata soltanto in apparenza figlia di un recupero. Al primo turno i candidati consiglieri hanno trainato il candidato di centrosinistra raccogliendo i tanti voti che hanno fatto la differenza. Quello di domenica scorsa è stato, invece, un voto politico che ha premiato il candidato di centrodestra».
Qual è stata la chiave vincente della campagna elettorale?
«La forte volontà e determinazione di tutto il centrodestra di andare unito, per la prima volta dopo 15 anni di divisioni locali all’Aquila. E’ stata questa la chiave di volta: l’unità prima di tutto. Forza Italia, elemento più forte della coalizione, ha fatto un passo indietro rinunciando al nostro candidato Guido Liris. Ora FI esprimerà sette consiglieri, segno della sua forza politica. Altro aspetto determinante è stato la discesa in campo del leader forzista, Silvio Berlusconi, che ci ha messo la faccia. Quello emerso dal voto di due giorni fa è stato anche un giudizio negativo sul governo nazionale di centrosinistra. Che, sono sicuro, fra pochi mesi, quando si andrà al voto sarà battuto».
Cosa dovrà fare Biondi per capitalizzare la sua vittoria e amministrare L’Aquila?
«Sono certissimo che Biondi saprà curare gli interessi della sua città. Ha molte questioni difficili da affrontare: una ricostruzione delle frazioni ancora all’anno zero, per esempio. Biondi sa quello che deve fare e avrà accanto una maggioranza coesa e compatta, con diversi giovani consiglieri alle prime esperienze, scevri di vecchi arnesi della politica. Al suo fianco, in Parlamento, avrà figure di punta del centrodestra come Renato Brunetta e Maria Stella Gelmini».
Pagano, si aspettava questo ribaltone tra primo e secondo turno?
«Sono felice per l’esito del ballottaggio all’Aquila. Una vittoria travolgente che è stata soltanto in apparenza figlia di un recupero. Al primo turno i candidati consiglieri hanno trainato il candidato di centrosinistra raccogliendo i tanti voti che hanno fatto la differenza. Quello di domenica scorsa è stato, invece, un voto politico che ha premiato il candidato di centrodestra».
Qual è stata la chiave vincente della campagna elettorale?
«La forte volontà e determinazione di tutto il centrodestra di andare unito, per la prima volta dopo 15 anni di divisioni locali all’Aquila. E’ stata questa la chiave di volta: l’unità prima di tutto. Forza Italia, elemento più forte della coalizione, ha fatto un passo indietro rinunciando al nostro candidato Guido Liris. Ora FI esprimerà sette consiglieri, segno della sua forza politica. Altro aspetto determinante è stato la discesa in campo del leader forzista, Silvio Berlusconi, che ci ha messo la faccia. Quello emerso dal voto di due giorni fa è stato anche un giudizio negativo sul governo nazionale di centrosinistra. Che, sono sicuro, fra pochi mesi, quando si andrà al voto sarà battuto».
Cosa dovrà fare Biondi per capitalizzare la sua vittoria e amministrare L’Aquila?
«Sono certissimo che Biondi saprà curare gli interessi della sua città. Ha molte questioni difficili da affrontare: una ricostruzione delle frazioni ancora all’anno zero, per esempio. Biondi sa quello che deve fare e avrà accanto una maggioranza coesa e compatta, con diversi giovani consiglieri alle prime esperienze, scevri di vecchi arnesi della politica. Al suo fianco, in Parlamento, avrà figure di punta del centrodestra come Renato Brunetta e Maria Stella Gelmini».