Passeggiata e firme per l’oblio oncologico
Sabato la campagna “Io non sono il mio tumore” fa tappa in piazza Salotto: una legge per gli ex pazienti
PESCARA. Una firma e una camminata, sabato con partenza alle 9 da piazza Salotto, per raggiungere l'obiettivo di una legge sul “diritto all'oblio oncologico”. Ovvero una norma, che in Italia non esiste, che consenta agli ex pazienti (in Italia 3 milioni e 800mila con diagnosi pregressa, 1 milione di guariti) la facoltà di non dichiarare la malattia nel corso di una richiesta di mutui, assicurazioni, prestiti, pratica oggi obbligatoria per la stipula di contratti e richieste di servizi, in alcuni casi negati per ragioni di opportunità. “Io non sono il mio tumore” è il titolo della campagna nazionale di sensibilizzazione, avviata da Asl e Comune con Adricesta, Misericordia e Federcentri, che punta a raggiungere 100mila firme contro le 75mila già raccolte in tutta Italia.
Giordano Beretta, direttore dell'unità operativa complessa di Oncologia dell'ospedale e presidente della Fondazione Aiom (Associazione italiana oncologia medica) è il promotore dell'iniziativa presentata ieri dal manager Asl Vincenzo Ciamponi, dal direttore sanitario Antonio Caponetti, dal sindaco Carlo Masci e da Carla Panzino, presidente di Adricesta onlus. Con loro, presenti Miriam Severini, vice presidente nazionale di Federcentri; il governatore della Misericordia Cristina D'Angelo con l'ex governatore Berardino Fiorilli e alcuni volontari.
La partecipazione alla camminata di sabato (5 chilometri e due ore di percorso tra centro e lungomare) è aperta a tutti. Chi vuole può firmare nei gazebo Aiom in piazza, oppure online su dirittoallobliotumori.org. Mancano 25mila firme.
Cinzia Cordesco