i redditi del 2014
Per il fisco i pescaresi ricchi sono in tutto 857
Nel capoluogo il reddito medio è di quasi 21mila euro, ma con la provincia si scende sotto i 14mila. I più poveri a Corvara
PESCARA. Il 42 per cento dei contribuenti pescaresi vive con meno di diecimila euro l’anno, sotto la soglia di povertà, mentre in tutta la provincia ci sono ci sono 857 persone che superano i 120mila euro di reddito. Questo lo spaccato che emerge dai dati del dipartimento delle finanze del ministero dell'Economia sulla distribuzione della ricchezza tra i 46 comuni della provincia, con i suoi 214mila contribuenti che, nel 2014, hanno registrato un reddito imponibile pari a tre miliardi 660mila euro, con imposte versate pari a 665 milioni di euro. Rispetto all'anno precedente il calo di imponibile è stato di 15 milioni e mezzo di euro mentre le imposte versate sono scese di 9 milioni e i contribuenti sono diminuiti di 1836 unità.
Il reddito medio di chi vive in provincia di Pescara è di 13.982 euro e il comune in cui questo dato è più alto è il capoluogo adriatico, dove si sfiorano i 21mila euro (20.994 per l'esattezza, su 82.497 contribuenti), mentre è Corvara il comune con il reddito più basso, pari a 9.613 euro (in questo centro i contribuenti sono appena 206). A Spoltore, Montesilvano, e Popoli il reddito medio supera i 17mila euro, e i tre centri sono praticamente al secondo posto nella classifica provinciale, alla pari, nonostante il numero di contribuenti sia di gran lunga diverso. Nella soglia di poco più bassa, dove si va appena oltre i 16mila euro di reddito, rientrano Bussi, Città Sant'Angelo e Rosciano. Tra i 15 e i 16mila euro ci sono, invece, Cappelle sul Tavo, Cepagatti, Manoppello, Penne , Scafa e Torre de' Passeri. Le soglie più basse di reddito si registrano, in assoluto, a Corvara (9613 euro) e Pescosansonesco (10.967 euro) per poi passare a Brittoli, Carpineto della Nora, Vicoli e Villa Celiera, dove si oscilla tra 11 e 12mila euro. Ma si scende sotto il reddito medio della provincia anche in molti altri comuni dell’entroterra.
Pescara è il centro che ha versato più tasse, ovviamente, con una media di 5.656 euro di Irpef a contribuente, seguita da Montesilvano (4.280 euro), Popoli (4.114 euro) e Spoltore (4.053 euro).
Guardando alla platea di chi ha versato l’imposta, il 47 per cento è rappresentato da lavoratori dipendenti o assimilati (sono più di 101mila) mentre i pensionati sono il 36 per cento (sono quasi 78mila). Esaminando le fasce di reddito, che comprendono un ventaglio molto ampio, da zero fino a 120mila euro e oltre, colpisce il dato di chi non supera i diecimila euro annui: in questa fascia rientrano 74.417 contribuenti, il 42%, di cui 25.662 a Pescara, 11.573 a Montesilvano, 4.170 a Spoltore, 3.278 a Città Sant'Angelo e 3.066 a Penne. In termini percentuali, però, il livello più alto di contribuenti con un reddito così basso viene raggiunto a Corvara (59 %), e al secondo posto c'è Pescosansonesco (55%), seguito da Abbateggio, Carpineto e Vicoli (tutti al 51%). Se la passano addirittura peggio i 1.539 cittadini che hanno dichiarato reddito "minore o uguale a zero", con picchi a Pescara e Montesilvano (560 e 275) e ben cento indigenti a Spoltore. Sommando gli appartenenti alle due fasce di reddito, si arriva a 76mila poveri.
Situazione florida, invece, per gli 857 contribuenti (lo 0.05 per cento del totale) che superano i 120mila euro di reddito, di cui 663 risiedono a Pescara, 108 sono di Montesilvano, 30 di Spoltore, 23 di Città Sant'Angelo e 4 di Torre de' Passeri.
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