SCUOLA / IL CASO
Pescara: asilo nido, esclusi oltre 200 bambini
C’è posto solo per 124. E quest’anno mancano i fondi per aiutare le famiglie escluse. Il Pd: "Il Comune deve pagare per l’accesso alle private". L’assessore: "Stiamo verificando se è possibile accedere a contributi regionali"
PESCARA. Sono più di duecento i bimbi rimasti fuori dai sei nidi d’infanzia comunali per l’anno scolastico 2021/2022 e finiti nelle liste di attesa. Per la precisione sono 202. Nelle graduatorie provvisorie, pubblicate lunedì da Palazzo di città, sono rientrati 124 nuovi bambini, tanti quanti sono i posti disponibili (64, invece, avevano diritto di riammissione perché già frequentavano i nidi comunali).
Le domande arrivate sono state 326, come si legge nell’atto di determinazione che dà il via libera alle graduatorie specificando che eventuali ricorsi contro la mancata ammissione o la posizione raggiunta nella graduatoria possono essere presentati al Servizio Sistema Educativo entro dieci giorni dalla pubblicazione della stessa determinazione.
Se fino all’anno scorso gli esclusi potevano accedere ai nidi privati beneficiando di un contributo del Comune per pagare la retta, quest’anno non è più possibile, non essendo disponibili i fondi, almeno fino ad oggi. "Non abbiamo ricevuto
né le somme ministeriali né quelle regionali che ci consentivano di 'aprire' a più famiglie nell’ambito del progetto “Il Nido - diritto dei bambini”", dice l’assessore Mariarita Paoni Saccone, "ma stiamo verificando se c’è la possibilità di trovare soluzioni e cioè se è possibile accedere a dei contributi".
Sulla questione, già sollevata nei giorni scorsi dai consiglieri comunali del Pd, tornano alla carica Piero Giampietro e Stefania Catalano che parlano di "flop della giunta Masci" e sottolineano che è perfino "più grave rispetto alle previsioni".
"Per la prima volta dopo anni, infatti, più di 200 bambini sono rimasti fuori, e le famiglie non potranno più contare sul progetto che negli anni passati ha garantito lo scorrimento delle graduatorie e l’inserimento nei nidi privati convenzionati con il Comune, ma che quest’anno la Regione Abruzzo e lo stesso Comune non rifinanzieranno. Un passo indietro pericoloso e preoccupante", segnalano. "Quello degli asili nido è un servizio sempre più centrale nella vita delle famiglie e in particolare delle donne, non si può immaginare una città moderna nella quale il Comune torna a dire alle famiglie di scegliere fra figli e lavoro, o di pagare rette spesso molto più care nei nidi privati. La giunta sapeva del mancato rifinanziamento del progetto ma non ha mosso un dito, e ora chiediamo che proceda ad una variazione di bilancio per finanziare con fondi propri lo scorrimento delle graduatorie rinunciando ad altre spese", propongono i due.
"C’è la volontà di trovare una via d’uscita, considerata l’importanza del servizio", dice l’assessore. "Non stiamo con le mani in mano, stiamo monitorando la situazione e di certo non ce la lasciamo alle spalle. Ma serve tempo", conclude.
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