Pescara, famiglia disagiata e sfrattata in una casa-tugurio / VIDEO
Lui è invalido e su una carrozzella, in tre si dividono due camerette, un bagno e la cucina da quando furono mandati via da via Lago di Borgiano. Appello rinnovato all'Ater: "Così è difficile vivere"
PESCARA. Due camere da letto, un bagno, una cucina per lei, il figlio e il marito in carrozzella. Nella camera dove si trovano il letto (la rete) di lei e quello del marito lo spazio è talmente ridotto che la carrozzella di lui fa fatica a passare; solo il figlio poi riesce in qualche modo a spingerlla sulla rampa di scale per far uscire il padre. Condizioni di vita difficili, rese ancora più aspre in un contesto di generale degrado in cui giacciono da tempo le case popolari (Ater) di via Rigopiano dove la famiglia abita da quando è stata sfrattata dagli alloggi di via Lago di Borgiano.
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Avvenne due anni fa, tre palazzi Ater furono dichiarati inagibili e in 232 furono trasferiti. Da allora la vita per la famiglia composta da madre, padre (invaldo) e figlio è diventata tutta più difficile con l'aggravarsi delle condizioni dell'uomo che nel frattempo ha avuto un ictus e attacchi ischemici. "Abbiamo chiesto all'Ater di poterci trasferire, magari di tornare in un appartamento vuoto in via Lago di Borgiano dove c'è l'ascensore, ma la risposta è stata che non c'è la necessità, che dobbiiamo restare qui", denuncia la donna rilanciando l'appello all'Ater.