Pescara, i giudici bocciano il filobus sulla strada parco
Il tribunale amministrativo accoglie il ricorso del Comitato cittadino contro Regione, Comune Pescara, Tua e consorzio Colas Rail e sospende il provvedimento del Ministero
PESCARA. Stop alla filovia sulla Strada parco. Il tribunale amministrativo sospende il provvedimento con il quale il ministero della Infrastrutture e della Mobilità prevede il passaggio del filobus sulla strada che unisce Pescara a Montesilvano e che attualmente è destinata al passaggio ciclopedonale e nei festivi d'estate a parcheggio (a pagamento) e sulla quale sono stati realizzati da tempo i pali per l'elettrificazione dei bus.
I giudici - Paolo Passoni, presidente Renata Emma Ianigro, consigliere Massimiliano Balloriani, consigliere, estensore - hanno infatti accolto il ricorso presentato dal Comitato "Strada Parco Bene Comune", realtà costituita dai cittadini che da anni si battono a tutela dell'ex tracciato ferroviario. La richiesta di sospensiva è stata accolta sotto il punto di vista ambientale, strutturale e della sicurezza. Opposti al ricorso si erano schierati, Regione Abruzzo, Comune di Pescara, la Tua (società regionale dei trasporti) e il consorzio Colas Rail Italia spa - società specializzata in infrastrutture ferroviarie complesse capofila mandataria del contratto con Tua – e il Comune di Montesilvano (non costituito a giudizio). L'udienza di merito è stata fissata per il 14 ottobre 2022.
In particolare i giudici sottolineano nell'ordinanza come "le segnalate modifiche antropiche intervenute e le oggettive difficoltà e pericoli (aumentati dopo la scelta di un mezzo a controllo manuale e la modifica dei marciapiedi) non appaiono pienamente risolti specie in materia di sicurezza degli attraversamenti pedonali". Inoltre ritengono peraltro la relazione tecnica del Comune perplessa, dubitativa, condizionata e ipotetica, "non essendo possibile neanche desumere con ragionevole certezza se le prescrizioni imposte possano risolvere definitivamente le problematiche sottolineate - tenuto anche conto che la stessa amministrazione ammette che tale percorso ormai non ha più le caratteristiche di un vecchio tracciato ferroviario, e quindi appare poter continuare a creare irragionevolmente più occasioni di pericolo rispetto alla gran parte del restante tragitto complessivo, in cui i filobus passeranno comunque su strada ordinaria come dei normali autobus, nel traffico cittadino".
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