Pescara: il finanziere è morto sul colpo, nel mirino la sicurezza dell’Asse attrezzato / VIDEO
L’autopsia su Bellini: fatale un trauma violento alla testa. L’inchiesta: sopralluogo per individuare il punto d’impatto
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PESCARA. Gianfranco Bellini è morto sul colpo: l’impatto successivo alla caduta dalla sua moto Kawasaki 600 ha provocato un trauma cranio-encefalico che è risultato fatale, rendendo inutili tutti i soccorsi.
L’autopsia effettuata ieri, venerdì 29 novembre, dall’anatomopatologo Cristian D’Ovidio consente solo di escludere con certezza un malore precedente lo sbalzo dalla moto, avvenuto mercoledì mattina lungo la rampa di uscita dell’Asse attrezzato all’altezza di piazza Unione. Ma dove sia caduto con precisione il finanziere, che stava andando al lavoro, è ancora da decifrare e la risposta, da fornire alla Procura entro due mesi, servirà a calibrare i passi successivi dell’inchiesta per omicidio colposo che il pm Rosangela Di Stefano ha aperto per scrupolo, ipotizzando di fatto una possibile negligenza di chi lungo il raccordo autostradale è tenuto garantire la sicurezza di chi vi transita.
Bellini può avere sbattuto, sfortuna massima, contro uno dei quattro bulloni posizionati - due per carreggiata - sotto al guard rail, provocando la rottura del casco.
Ma resta un’ipotesi da verificare, attraverso la comparazione tra il foro sul casco e la lesione sul capo, la documentazione relativa alla ricostruzione della dinamica dell’incidente effettuata dai vigili urbani, il verbale della polizia municipale che ha raccolto la testimonianza dell’automobilista che procedeva sullo stesso tratto e il sopralluogo, che D’Ovidio effettuerà nei prossimi giorni sul posto. Di sicuro, l’impatto è stato talmente violento da causare un’emorragia immediata che non ha dato scampo al finanziere.
Se l’ipotesi bullone dovesse trovare conferma, a dettare i tempi dell’inchiesta per la morte del 54enne sarà la consulenza tecnica che il magistrato, a quel punto, affiderà per verificare la presenza di pericoli su quel tratto di Asse attrezzato. Un esperto dovrà quindi verificare se le protezioni metalliche del guard rail fossero in condizioni normali o invece presentassero dei problemi. Spostando così eventuali responsabilità a carico di chi è tenuto a effettuare i controlli e proteggere i viaggiatori. (e.r.)
Intanto domenica pomeriggio si sono svolti i funerali del finanziere nella basilica dei Sette dolori.
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Tanta la commozione espressa da centinaia di amci, parenti e soprattutto da una folta rappresentanza delle forze dell'ordine. Presenti i quadri della Guardia di finanza. Un picchetto d'onore ha salutato per l'ultimo volta il giovane finanziere e il feretro è stato coperto con la bandiera tricolore.