Pescara, l’inviato di Striscia racconta l’aggressione. E il sindaco chiede scusa / VIDEO
Brumotti sui social: "Prima i selfie, poi tutto il rione ci si è scagliato contro. Ma gli voglio bene"
La lettera di Masci: "Tornate a vedere il volto della città"
PESCARA. Le immagini delle contestazioni al Ferro di cavallo, scaturite dalla rabbia dei residenti contrari alla presenza di telecamere nel quartiere Rancitelli e girate dalla troupe di Striscia la notizia capitanata da Vittorio Brumotti, saranno acquisite e vagliate dal Nucleo investigativo dei carabinieri alla ricerca di eventuali elementi di reato. Nel frattempo Brumotti, che ha cercato di fare da paciere durante l’aggressione alla sua troupe, in via Tavo, in un video postato sul web dice ai pescaresi ribelli, tra cui molte donne: «Vi siete scagliati contro di noi, ma vi voglio bene lo stesso».
I filmati del pomeriggio di tensione nel rione, che raccontano di urla, schiaffi, spintoni e calci all’indirizzo dei cameramen del tg satirico di Ricci, saranno visionati spezzone per spezzone dagli investigatori che dovranno verificare eventuali reati perseguibili sulla base dei fatti e della condotta dei protagonisti del pomeriggio di fuoco nel rione Rancitelli. A placare gli animi dei facinorosi anche gli agenti della squadra volante già presenti in zona e il personale del Reparto prevenzione crimine accorso con la polizia municipale.
L’unico a pagare le conseguenze dei disordini tra gli alloggi dello spaccio, è uno dei giornalisti del gruppo di Striscia, un 34enne di Sapri, che è finito in ospedale per farsi medicare ferite giudicate guaribili in 15 giorni. È stato dimesso e non ha sporto denuncia.
Nel frattempo Vittorio Brumotti, il cronista di Striscia che fa le evoluzioni in bicicletta e gira l’Italia per raccontare storie di degrado e malaffare, ha postato un video sul sito aziendale, ripreso dai social, nel quale racconta la sua versione dei fatti: «Ciao ragazzi, sono il Brumo e sto bene e con me anche gli operatori», dice rivolto al suo pubblico, «siamo stati a Pescara a documentare il “droga market” al Ferro di cavallo. È andato tutto bene fino ad un certo punto. Poi la situazione è degenerata e tutto il rione, che ci aveva chiesto selfie e foto, c’eravamo divertiti per un secondo, si è scagliato contro di noi ed è successo il patatrac». Però, conclude, «stiamo bene e voglio bene lo stesso a tutte quelle persone».
LETTERA DI SCUSE DEL SINDACO.
Oggi, sabato 28 settembre, il sindaco di Pescara Carlo Masci ha scritto una lunga lettera Brumotti e Striscia. Una lettera di condanna all'aggressione e nella quale chiede scusa a nome della città: «Pescara è una città accogliente, aperta al mondo, dove le idee si incontrano e si confrontano; Pescara non è quella della vergognosa aggressione a una troupe tv in un quartiere nel quale siamo impegnati a riportare ordine e sicurezza per garantire la vivibilità e la tranquillità a tutte le persone oneste. Le mie scuse sincere vanno a Vittorio Brumotti e ai telecineoperatori di Striscia la Notizia, che contiamo di riavere presto in città affinché ne conoscano il vero volto, e non solo un aspetto marginale per combattere il quale siamo in prima linea ogni giorno».
Masci annuncia un nuovo giro di vite dei controlli a Rancitelli. E conclude: «Su questo percorso non lasceremo nulla di intentato. Non appena Vittorio Brumotti e gli amici di Striscia la Notizia saranno nuovamente nostri ospiti avranno modo di conoscere la vera Pescara dell’accoglienza e le qualità positive dei suoi cittadini che appartengono alla nostra storia e al nostro presente».
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