Pescara, la Croce Rossa da Papa Francesco: «Esperienza unica» / FOTO

Bilancio entusiasmante dei volontari presenti all’incontro: «Un incoraggiamento ad andare avanti per aiutare gli altri»

PESCARA. Solidarietà verso il prossimo e amicizia. Sono i valori che muovono ogni giorno i volontari della Croce Rossa Italiana. E ora c’è più convinzione, più slancio, nel condividerli, grazie alla “spinta” arrivata sabato scorso da Papa Francesco, che ha ricevuto nella sala Nervi circa 6000 volontari della Cri. Nell’aula delle udienze c’erano anche 30 volontari di Pescara, partiti alle 4 del mattino con i colleghi di Spoltore e Chieti. Una levataccia, ma «ne è valsa assolutamente la pena» per vivere un’emozione unica, quella di «ascoltare le parole incisive e commoventi del Santo Padre che è riuscito a toccare il cuore di ognuno di noi», racconta Vincenzo Ponte, referente per la comunicazione della Cri pescarese.

Dal Pontefice sono arrivate parole di elogio per «la missione» dei volontari che si muovono con «umanità» tra le persone in difficoltà abbattendo «il cono d’ombra dell’indifferenza e la cultura dello scarto, oggi tanto attuale». «Siete presenze importanti dove c’è bisogno», vicino ai terremotati e in soccorso ai migranti, e la presenza accanto «agli ultimi è un segno profetico necessario al nostro tempo», ha detto ancora.
«Un’umanità e un’umiltà», quelle dimostrate dal Papa, che hanno colpito profondamente Emma Renzetti e Sonia Di Lello, due delle partecipanti all’incontro. «Quello che si dona non morirà mai»: sono alcune delle parole del Papa che Jessica Catalano non dimenticherà. Commovente il ricordo di chi «ha donato la propria vita per gli altri» e, per il futuro, «dovremo seguire le parole del Papa: essere come profeti e prendere a schiaffi l’egoismo sociale, ma senza violenza». «Vivere questa esperienza con persone che hanno il mio stesso obiettivo è stato importante per la mia crescita», aggiunge Giosuè Delli Rocili, il più giovane partito da Pescara. «È stato emozionante sentir dire che ciò che facciamo è straordinario. A noi, invece, appare tutto normale», commenta Vincenzo D’Annibale. «Noi proviamo quotidianamente ad interpretare il nostro stare insieme come una piccola comunità. Vivere questa giornata e ascoltare i messaggi del Papa, del presidente nazionale Francesco Rocca e dei volontari ha rafforzato il senso di condivisione dei nostri valori», dice soddisfatto Fabio Nieddu, presidente del comitato di Pescara. Il suo vice, Luca Rotolone, è rimasto colpito dalla «internazionalità della Croce Rossa», i cui rappresentanti esteri erano nella sala Nervi. E dell’importanza dell’azione «da portare avanti a livello internazionale» ha parlato Rocca, «perché nessuno venga dimenticato». (f.bu.)
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